Con la pubblicazione sulla G.U. del 20 maggio 2024, del Decreto ministeriale 7 maggio, riparte lo strumento accertativo del redditometro, dopo una sospensione disposta con l'articolo 10 del D.L. n. 87/2018. Il decreto ministeriale troverà applicazione a decorrere dagli avvisi di accertamento relativi al 2016, anche se tenendo conto delle decadenze maturate nel frattempo, si cominceranno ad analizzare i redditi dichiarati nel 2018. La questione dell’accertamento redditometrico investe anche le verifiche operate dai comuni che hanno stipulato protocolli d’intesa con Agenzia delle Entrate e che pertanto, ai sensi dell’articolo 44, Dpr. n. 600/1973, inviano le segnalazioni qualificate, rilevando le incongruenze circa il reddito IRPEF fiscalmente dichiarato. Il valore di riferimento per individuare la ricchezza di un soggetto è la capacità contributiva, la cui de...