A Valmontone la prima stazione autosufficiente grazie al fotovoltaico sulle barriere fonoassorbenti

A Valmontone la prima stazione autosufficiente grazie al fotovoltaico sulle barriere fonoassorbenti

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L’installazione di un impianto fotovoltaico sulle barriere fonoassorbenti predisposte sulla A1 Milano Napoli, all’altezza di Valmontone, genera 80 MWh all’anno, rendendo il casello completamente autosufficiente

Per diminuire l’impronta di carbonio nel settore dei trasporti è necessario agire su diversi fronti, con modalità sistemiche.

Con il graduale passaggio verso l’auto elettrica si azzerano le emissioni dirette, ma questo non è sufficiente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europa in tema di inquinamento.

È obbligatorio contemplare anche le strade e le autostrade, attraverso infrastrutture intelligenti e sempre più green.

L’Aspi e il Programma Mercury

È questo il caso di Aspi, Autostrade per l’Italia, società che gestisce in concessione le tratte autostradali e la relativa manutenzione, che attraverso il programma Mercury – Mercury. Smart Sustainable Mobility- , ha predisposto una serie di progetti smart e sostenibili.

L’ultimo progetto in ordine di tempo è quello ancora in fase di completamento sulla A1 Milano Napoli, a sud di Roma, all’altezza dello svincolo di Valmontone, che prevede la predisposizione di uno dei primi impianti fotovoltaici al mondo montati su barriere fonoassorbenti autostradali.

Si tratta di una configurazione che ottimizza le prestazioni acustiche e, congiuntamente, produce energia rinnovabile.

Il casello autostradale diventa autosufficiente

Secondo quanto dichiarato da Aspi, l’energia generata dall’impianto, una volta a regime, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno del casello di Valmontone grazie alla produzione di circa 80MWh all’anno.

Un quantitativo di energia corrispondente al consumo di oltre 20 famiglie e a una riduzione di CO2 di circa 600 tonnellate durante la vita utile dell’impianto.

Il progetto prevede l’installazione di 2500 m di barriere in direzione nord e 1500 m in direzione sud, per oltre 20.000 mq di superficie e 432 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino da 140Wp, suddivisi in 72 stringhe.

Le batterie fonoassorbenti producono energia

I componenti dell’impianto fotovoltaico sono integrati su barriere fonoassorbenti che si sviluppano per circa 300 m, a un’altezza tra 3,0 m e 9,5 m dal piano della carreggiata.

Questa configurazione massimizza il grado di irraggiamento, con un’inclinazione di 33° con esposizione a sud, sempre mantenendo.

Il piano rientra nel programma di rinnovamento delle barriere fonoassorbenti della rete di Aspi.

L’impianto fotovoltaico è stato realizzato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con Elgea, società del Gruppo impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

La possibilità di operare sfruttando i 3.000 km della rete autostradale in concessione rappresenta per Elgea una spinta nel trovare soluzioni sempre più sostenibili e smart, con l’obiettivo di contribuire all’obiettivo Net Zero di Gruppo.

Emiliano Ragoni