ANCI-GSE: per i Comuni arriva il vademecum per autoconsumo diffuso e comunità energetiche

ANCI-GSE: per i Comuni arriva il vademecum per autoconsumo diffuso e comunità energetiche

Pubblicata la prima edizione del vademecum ANCI 2024 in collaborazione con GSE di sostegno alle pubbliche amministrazioni.

Normativa. Nel quadro della disciplina europea definita dalle direttive 2018/2001 e 2019/944 e delle leggi nazionali di attuazione d. lgs. n. 199/2021 e d. lgs. n. 210/2021 con il decreto “CACER” n. 414/2023 finalmente vengono  disciplinate le misure incentivanti per CER e autoconsumo.

Si è passati così alla successiva fase attuativa.

Sviluppo delle rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica sprintano.

Vademecum. Nel quadro della disciplina di riferimento il “Vademecum ANCI per i Comuni” ha l’obiettivo di fornire informazioni con linguaggio chiaro e immediato sui meccanismi di sostegno previsti per le pubbliche amministrazioni e a favore della comunità locali.

E’ uno strumento informativo semplificato che aiuta la comprensione delle disposizioni vigenti sulle configurazioni di condivisione di energia elettrica.

Il GSE ha dato il suo contributo quale soggetto direttamente coinvolto nei meccanismi incentivanti: modalità, requisiti e termini di presentazione delle istanze di ammissione agli incentivi le informazioni sono reperibili infatti sul sito www.gse.it.

Strategia locale.  Nell’ambito dell’attività di programmazione e di governo del territorio i Comuni o gli enti locali anche in forma associata possono definire a livello locale una strategia di sviluppo sostenibile e incentivare forme di autoconsumo.

Partendo dal territorio e dalle sue caratteristiche per tipologia di risorse naturali, presenza o meno di impianti, tipologia di attività produttive e di consumi è possibile scegliere la configurazione più adatta e praticabile o anche più in linea con le esigenze della amministrazione.

Energy Manager. Il Vademecum punta sulla competenza e indica ai Comuni la nomina di un Energy Manager obbligatoria per i Comuni che consumano oltre 1.000 tep/anno di energia corrispondenti al circa 1,2 milioni di metri cubi di gas naturale o a circa 5,3 GWh.

Per tutti gli altri è facoltativa ma comunque consigliata.

Viene raccomandata la predisposizione di una unità, ufficio o settore dedicato di coordinamento delle operazioni relative all’energy management che lavori in raccordo con gli altri uffici tecnici deputati alla gestione del patrimonio pubblico.

Consigliato affiancare con personale tecnico di livello dirigenziale gli organi politici nella programmazione e nelle rispettive decisioni di competenza in materia di autoconsumo.

Si punta quindi a rafforzare dal punto di vista tecnico la struttura del Comune e potenziare le competenze amministrative di settore.

Partecipazione. E’ fondamentale predisporre poi appositi canali di comunicazione per rendere partecipe la cittadinanza delle scelte adottate all’ente in campo energetico stimolando così la partecipazione attiva di cittadini e imprese del territorio.

Raccolta dati. E’ il primo step per dare alla sostenibilità energetica una dimensione concreta: raccogliere informazioni al fine di orientare le scelte.

Conoscere il proprio patrimonio edilizio, i relativi consumi, le possibili aree pubbliche capaci di ospitare impianti fotovoltaici, fare un inventario dei propri asset infrastrutturali e del relativo stato tecnologico (impianti di illuminazione, sistemi di pompaggio, colonnine di ricarica ecc.), avere il quadro degli impianti di produzione da fonti rinnovabili presenti sul territorio: si parte da questa base conoscitiva per programmare.

Dal sito ANCI sono disponibili e scaricabili alcuni format utili alle amministrazioni al fine di strutturare una base dati.

Masterplan. Acquisite le informazioni indispensabili si può passare alla successiva fase di studio di fattibilità dell’investimento basato sulla analisi costi/benefici.

L’obiettivo è quello di ridurre la bolletta energetica dell’ente.

Contributi. Anche i Comuni possono accedere ai contributi presentando domanda al GSE

Comuni e CER. Oltre ad operare come autoconsumatore individuale il Comune può avviare percorsi partecipati con la cittadinanza finalizzati alla realizzazione di configurazioni di autoconsumo collettivo (CER) o aderendo ad una già esistente.

Il Vademecum fornisce informazioni pratiche su come promuovere, programmare  e sviluppare una CER, quale forma giuridica scegliere analizzando anche due esperienze e casi pratici: la CER del Comune di Ferla (SR) e la CER sperimentale del Comune di Frinco/Calliano (AT).

Un manuale d’uso pratico e chiaro di 42 pagine completo anche di schemi, note,  tabelle e figure reperibile sul sito www.anci.it perché le pubbliche amministrazioni diano l’esempio  su risparmio energetico e transizione ecologica.

Marta serpolla