Bologna Città 30, il bilancio nei primi sei mesi è positivo

Bologna Città 30, il bilancio nei primi sei mesi è positivo

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L’amministrazione comunale di Bologna ha reso disponibile il primo bilancio a sei mesi di distanza dall’adozione della Città 30, che evidenzia un calo di incidenti, feriti e decessi, oltre a un crollo degli interventi 118 in codice rosso. Miglioramenti anche per il traffico e l’inquinamento, anche grazie alla crescita del bike sharing

Le zone 30 hanno tanti benefici, sia per il traffico che, soprattutto per la sicurezza.

Come abbiamo visto in questo articolo, in Italia lo scorso gennaio è stata istituita quella di Bologna, che è diventata la prima in assoluto nel nostro Paese.

Ma, tra qualche mese, ne saranno istituite delle altre che interesseranno altre grandi città.

Ma quali sono i reali benefici della Città 30?

L’amministrazione comunale di Bologna ha reso disponibile un primo bilancio, che evidenzia diversi benefici.

Vediamo quali.

Bologna, un primo bilancio della Città 30

L’amministrazione del comune sul suo sito ha pubblicato un primo interessante bilancio dove sono stati presi in considerazione diversi indicatori (qui per vedere l’analisi in dettaglio).

In prima istanza i dati dicono che gli incidenti sono calati di quasi l’11% e i feriti di oltre il 10%, con miglioramenti ancora più consistenti sulle direttrici radiali, che sfiorano rispettivamente il -18% e il -28%.

I dati raccontano anche che sono diminuiti di circa il 38% gli incidenti più gravi, classificati dal 118 con codice rosso.

I decessi si sono ridotti del  33%, toccando il minimo storico dal 2013 a oggi, tornando ai livelli del periodo Covid, quando la mobilità era limitata.

Inoltre, sono stati registrati dei benefici anche per quanto riguarda il calo del traffico veicolare (-3%) e l’inquinamento (-23%).

La zona a bassa velocità ha favorito poi un vero e proprio boom nell’utilizzo del bike sharing (+92%), con un incremento significativo gli spostamenti in bicicletta (+12%).

I pedoni sono più sicuri

Per quanto concerne gli incidenti, rilevati dalla Polizia locale sulle strade del territorio comunale di Bologna (escluse Autostrade e Tangenziale) dal 15 gennaio al 14 luglio 2024, confrontati con la media dello stesso periodo dei due anni precedenti (2022 e 2023), emerge:

  • -10,78% di incidenti totali,
  • -11,65% persone ferite,
  • -14,19% incidenti senza feriti,
  • -33,33% persone decedute,
  • +66,66% persone in prognosi riservata.

Andando ancora più nello specifico: 157 incidenti in meno (1.299 nel 2024 rispetto ai 1.456 di media 2022-2023), 145 persone ferite in meno (1.096 rispetto a 1.241), 2,5 persone decedute in meno (5 rispetto a 7,5 di media), 4 persone in prognosi riservata in più (10 rispetto a 6, ma statisticamente l’andamento di questo dato è sempre stato molto variabile negli anni), 63 incidenti senza feriti in meno (378 rispetto a 441).

Per quanto concerne i cosiddetti utenti deboli della strada, ossia pedoni e ciclisti, gli incidenti che hanno coinvolto i pedoni sono calati dell’8,01% (-14 in numeri assoluti), mentre quelli che interessano i ciclisti sono aumentati del 13,77%.

Quest’ultimo dato è in parte spiegabile con l’aumento del 12% dei ciclisti registrato sulle strade (il territorio e la conformazione della città di Bologna favoriscono l’utilizzo della bici).

Meno feriti gravi

Un altro aspetto significativo è la riduzione degli incidenti e feriti sulle 14 principali strade radiali nei quartieri.

I dati forniti dal 118 raccontano di una diminuzione degli incidenti più gravi sulle strade urbane di Bologna dal 16 gennaio al 15 luglio 2024 in confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Si è registrato infatti un calo del -37,8% degli incidenti più gravi classificati in codice rosso.

Per quanto riguarda le possibili cause dell’incidentalità, stando all’analisi delle violazioni a norme di comportamento del codice della strada accertate dalla Polizia locale in occasione di incidenti stradali, in cima alla classifica risulta essere la velocità eccessiva (43,6%).

Città 30, la via è quella giusta

La Città 30 è il presente e il futuro di una città moderna, inclusiva e sostenibile.

Le zone a bassa velocità, soprattutto se abbinate all’impiego di mezzi green come le auto elettriche, hanno tanti benefici anche a livello ambientale, poiché favoriscono l’utilizzo di biciclette e altri mezzi che rientrano nella mobilità dolce.

I dati di Bologna parlano chiaro: riduzione del livello di NO2 (biossido di azoto), con un valore medio orario di 32,91 µg/m3 registrato nel periodo 1 gennaio-14 luglio 2024, in calo del 23,1% rispetto alla media degli stessi periodi 2022-2023 (42,82 µg/m3).

Si tratta di un valore che, in termini assoluti, è il più basso degli ultimi 8 anni.

Quindi, i benefici sono tangibili sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza.

Tuttavia, è necessario da parte delle amministrazioni comunali l’applicazione di politiche in grado di favorire il passaggio a mezzi di mobilità dolce, come biciclette e monopattini.

Una soluzione potrebbe essere quella di coinvolgere le aziende private mettendo a disposizione un pacchetto di incentivi che favoriscano l’acquisto di questi mezzi.

Emiliano Ragoni