ANPR, verso lo stato civile smart

ANPR, verso lo stato civile smart

Notizie correlate

ANPR, l’anagrafe della popolazione residente, è una sigla oramai “amica” dell’utente. Sul sito dell’innovazione tecnologica è disponibile un nuovo bando, da 50 mln di euro, per implementare il servizio: vera prossimità per il cittadino “smart”.

ANPR: una sigla, una garanzia per l’accessibilità diffusa

Dal lancio della piattaforma (nell’ottobre 2021) sono milioni gli accessi alla stessa, anche con relativi download di certificati. Un vero successo “pratico” della PA, equiparabile – concretamente – solo alla dichiarazione dei redditi precompilata.

I cittadini hanno la possibilità di accedere e scaricare, in completa autonomia, i documenti necessari. Questi nel tempo si sono ampliati: dal cambio residenza, al servizio elettorale, all’iscrizione per anagrafe estera.

Ancora più recentemente, grazie all’interoperabilità tra ANPR e la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, del Ministero della Giustizia, come da pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (25.07.2024), è stata lanciata la piattaforma per la sottoscrizione delle firme per i referendum abrogativi.

Nel corso degli anni sono attivate varie convenzioni tra le strutture ministeriali preposte (Ministeri dell’Interno, della Pubblica Amministrazione e Sottosegretario alla trasformazione digitale) e compagnie assicurative, taluni ordini professionali (si pensi agli Avvocati) e altre istituzioni (forze dell’ordine, per citare un altro comparto).

Infatti tale condivisione tecnologica si ha nel rispetto di un connubio di norme. Si spazia dalla disciplina per l’imposta di bollo, alla funzione pubblica della banca dati anagrafica, alla disciplina sulla privacy.

anpr
da ANPR ad ANSC – infografica (ANUSCA)

Da ANPR ad ANSC, un connubio sempre più familiare

Il processo di ampliamento dell’anagrafe unica si pone l’obiettivo di includere anche la formazione e gestione dei registri dello stato civile.

In questo contesto, grazie alle progettualità sviluppate con i fondi PNRR, si ha l’avviso in questione, assolutamente proattivo versa la semplificazione del rapporto PA -“cittadino digitale“.

L’importo previsto è di complessivi 50 mln di euro. Il bando è “quello tipico da PNRR” (ndr.), in scadenza il 24 novembre 2024:

Ma a cosa servirà ANSC?

Gli uffici dello stato civile registrano l’insieme di eventi, dichiarazioni, manifestazioni di volontà e fatti giuridici che costituiscono, modificano o estinguono condizioni e situazioni personali.

Le principali fonti normative che disciplinano la registrazione di eventi sono il codice civile (articoli 449-455) e il D.P.R. 396/2000 (Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento
dello stato civile).

Sinora atti, registri e fascicoli di allegati concernenti lo stato civile hanno avuto gestione cartacea, coinvolgendo nel corso del tempo comuni, prefetture e archivi di Stato per gli aspetti di conservazione. I comuni hanno adottato applicativi locali per supportare l’iter di formazione e registrazione, ma l’intero corpus documentale dello stato civile ha mantenuto forma cartacea.

Ogni ufficiale dello stato civile si avvarrà dei servizi resi da ANSC per le attività di formazione, registrazione, consultazione, annotazione e trascrizione di tutti gli eventi di nascita, cittadinanza, matrimonio, unione civile e morte.

La documentazione sarà automaticamente versata dall’ambiente di registrazione e archiviazione all’ambiente di conservazione digitale. Saranno messi a disposizione dei Comuni, e quindi degli ufficiali di stato civile delegati, nuovi servizi digitali (e condivisi) per lo svolgimento delle relative funzioni.

Silvestro Marascio