Il nuovo spot sulla sicurezza stradale dell’Anas è un “inno” alla disconnessione

Il nuovo spot sulla sicurezza stradale dell’Anas è un “inno” alla disconnessione

Notizie correlate

Polizia di Stato, Mit e Anas, avvalendosi della collaborazione di tre influencer, hanno realizzato un nuovo spot sulla sicurezza stradale che invita i più giovani a “guidare e basta”

Statistiche alla mano, la distrazione, il mancato rispetto delle precedenze e la velocità eccessiva si confermano le principali cause degli incidenti stradali.

Nello specifico, il 90% dell’incidentalità è direttamente o indirettamente correlata al comportamento errato del conducente.

In questo contesto ha un notevole peso specifico la distrazione, che negli ultimi anni è massicciamente aumentata a causa dello smodato utilizzo degli smartphone alla guida.

La campagna Anas

Per cercare di porre rimedio a un fenomeno che, soprattutto nei più giovani (la cosiddetta GenZ) sta assumendo delle dimensioni sempre più preoccupanti (il recente report di Autostrade per l’Italia e il rapporto ERSO parlano chiaro), l’Anas ha lanciato una campagna di sensibilizzazione.

Denominato “guida e basta” il nuovo spot sulla sicurezza stradale accompagnato dallo slogan “Quando sei alla guida tutto può aspettare” è frutto della collaborazione tra Anas, MIT e Polizia di Stato.

Il messaggio è chiaro e diretto

Il messaggio principale dello spot, che dura 45 secondi, è perentorio: un no secco e senza eccezioni alle distrazioni alla guida, ai comportamenti pericolosi, al mancato rispetto del Codice della Strada.

Il video (vedi sotto), che ha come protagonisti tre influencer Vincenzo Schettini (La Fisica che ci Piace), Ruben Bondì (Cucina con Ruben) e Iris Di Domenico (Sono sempre Iris), invita i giovani conducenti a fare qualcosa di concreto, ossia, a disconnettersi completamente quando sono alla guida.

Guardando il filmato si possono vedere i tre influencer ripresi quando sono in procinto di iniziare un video, ma rimangono in stanby.

Successivamente, si vede una ragazza alla guida che parcheggia, esce dall’auto e solo allora tira fuori lo smartphone dalla sua borsa per vedere i video dei suoi tre influencer preferiti.

Viviamo in un’epoca di iperstimolazione visiva, dove i messaggi che ci vengono inviati vengono considerati prioritari, quando in realtà non lo sono affatto.

Per guidare in sicurezza è fondamentale capire che, mentre si è al volante tutto può aspettare.

Comprendere il valore della responsabilità

La nuova campagna di Anas, oltre a costituire un avvertimento, rappresenta un invito a riflettere sulle proprie azioni e sulla priorità che dobbiamo dare alla sicurezza stradale.

Quando si è alla guida, infatti, oltre a proteggere noi stessi si ha il dovere di prestare la stessa attenzione verso gli altri utenti della strada.

L’Unione Europa negli ultimi mesi ha predisposto tutta una serie di azioni per dimezzare il numero delle vittime degli incidenti stradali e dei feriti gravi entro il 2030.

Tecnologia e veicoli più sicuri, norme più restrittive, infrastrutture più efficienti, sono tutti elementi che sono determinati per arrivare alle “vittime zero”.

Ma da sole non bastano.

Tutto, infatti, deve partire da una guida responsabile, sia dei giovani che degli adulti.

Emiliano Ragoni