IT Wallet al via! Avanza l'identità digitale in App IO

IT Wallet al via! Avanza l’identità digitale in App IO

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Ci siamo, o quasi ormai, sicuramente dal 2025, ma per 50.000 italiani l’App IO già diventa da subito il nuovo portafoglio: l’IT Wallet che conterrà i documenti principali per la vita comune di ogni giorno.

IT Wallet & App IO, connubio annunciato…

… già due anni fa, quando il Governo decise di puntare sulla carta d’identità elettronica, ideale strumento per giungere a una vera e unica identità rilasciata dallo Stato.

Quindi è fatta, documenti come la patente e tessera sanitaria entrano finalmente nello smartphone, ovviamente grazie all’App IO, quindi alla soluzione digitale scelta dall’Italia per assicurare l’identità digitale, appunto l’IT Wallet.

Si era già scritto più volte di questo argomento.

In sostanza è una delle direttrici per assicurare un livello di digitalizzazione concorrenziale a livello europeo, oltre che adempiere a obblighi conseguenti, come lo è EUDI Wallet, in sostanza il wallet europeo: European Digital Identity Wallet.

Infatti l’Italia anticipa l’identità europea, si capisce quindi l’entusiasmo palpabile al Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

Se è vero che la digitalizzazione contribuirà ad avvicinare ancora di più la Pubblica Amministrazione al cittadino (e già si vedono i positivi effetti dati dall’ANPR) è vero che l’identità digitale contribuirà anche ad assicurare una maggiore certezza a livello continentale, visto l’interoperabilità futura con le equivalenti applicazioni sviluppate dagli altri Paesi.

Sull’importanza di questo aggiornamento è intervenuto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti, con delega all’innovazione, definendolo:

“Un primo passo verso una piccola rivoluzione digitale che consentirà ai cittadini di espandere le possibilità di utilizzo della proprie identità digitale, garantendo sicurezza,  inclusione e protezione dei dati”.

App IO, tutto inizia da qui

Ovviamente il punto zenit dell’IT Wallet è l’App che dovrà ospitarlo: App IO.

Difficile non conoscere questo prezioso strumento, anche perché a cavallo del periodo pandemico è stata – probabilmente – l’applicazione più scaricata, proprio per poter comunicare con la PA.

In particolare, sia per i servizi implementati dalle Amministrazioni locali, si pensi agli avvisi di protezione civile – per esempio – ma anche alla ricerca di oggetti smarriti.

Ovviamente, non potevano mancare le notifiche provenienti dall’Amministrazione finanziaria, si pensi al pagamento del bollo auto, ma non solo, si pensi all’elargizione di bonus a tema.

Conseguenza di quanto fin qui detto è l’installazione dell’APP IO: un’applicazione mobile gratuita italiana, sviluppata e gestita dalla società pubblica PagoPA S.p.A., con l’obiettivo di integrare tutti i servizi pubblici in modo da rendere più semplice e veloce l’accesso agli stessi.

Veloce guida all’installazione dell’App IO

Inevitabilmente per utilizzare IT Wallet si dovrà installare l’app che ospiterà i documenti digitali, cosa non sempre facile per chi non è particolarmente avvezzo “alle diavolerie elettroniche”, fosse anche per il semplice incedere dell’età e inesperienza dovuta al non utilizzo di sistemi digitali.

A questo proposito è anche opportuno ricordare come siano molti i Comuni virtuosi che, nell’ambito delle giornate dedicate al rilascio delle carte d’identità elettroniche, aiutato l’utenza nella configurazione anche di una pec, la posta elettronica certificata o dello SPID.

Pec, CIE, App IO, strumenti indispensabili – oramai – per avere una comunicazione dal taglio “istituzionale e professionale”, ma soprattutto pratico: è una parte della necessaria alfabetizzazione digitale di ciascun “cittadino-utente”.

Quindi la prima fase è la ricerca dell’App IO nello store relativo allo smartphone in uso, quindi agire su “installa” e attendere il progredire del download sullo smartphone.

Al termine cliccare su “apri”.

L’utente ora dovrà configurare l’applicazione e per farlo dovrà prima autenticarsi, utilizzando lo SPID oppure la CIE. Nell’esempio si utilizzerà lo SPID, in particolare di Poste Italiane, dopo aver scelto questa opzione tra i vari gestori che vengono proposti.

 

 

A questo punto l’utente sfrutterà l’interoperabilità di Poste Italiane, tramite App PosteID, significando l’utilizzo di una nuova app attraverso cui autenticarsi per poter ultimare la configurazione di IO. Procedendo con “acconsento” e quindi leggendo informativa privacy.

 

 

La configurazione seguirà ora l’impostazione di un codice di sblocco da parte dell’utente, l’eventualità di attivare un riconoscimento biometrico, e l’indicazione di una casella mail, da dove confermare la ricezione di un messaggio. Su quella mail arriveranno le comunicazioni di IO, può non essere una pec.

 

 

Ultimi passaggi per attivare il profilo.

Silvestro Marascio