Italia 5G, piano di investimenti pubblici a sostegno del mercato mobile per 2.02 miliardi di euro.

Italia 5G, piano di investimenti pubblici a sostegno del mercato mobile per 2.02 miliardi di euro.

Sviluppo e diffusione delle reti mobili 5G attraverso la realizzazione di infrastrutture su tutto il territorio nazionale per una maggiore copertura.

Mappatura reti mobili

Avviata nel 2021 dal Governo la mappatura della copertura del territorio nazionale con reti mobili in tecnologia 4G e 5G.

Il compito affidato a Infratel Italia S.p.a.

Vi hanno partecipato Iliad Italia S.p.a., Telecom Italia S.p.a., Vodafone Italia S.p.a. e Wind Tre S.p.a.

I risultati sono consultabili su https://bandaultralarga.italia.it

Lo scopo quello di individuare le aree dove è necessario intervenire per garantire connettività.

Il periodo di osservazione 2021-2026.

Su www.infratelitalia.it consultabili dati e interventi distinti anche per Regioni.

Banda Ultralarga

In attuazione del PNNR la Strategia italiana Banda Ultralarga  ha l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno di connettività mobile e fornire servizi mobili innovativi e di elevate prestazioni.

Sono destinate risorse per 6,7 miliardi di euro.

Obiettivo della Strategia portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026.

Addirittura in anticipo rispetto agli obiettivi europei  fissato al 2030.

Il dato di partenza 2021 vede solo il 23% delle famiglie coperte con rete capace di velocità di trasmissione in download fino a 1 Gbit/s.

Quindi c’è molto da fare.

Si compone di 5 interventi: Piano “Italia a 1 Giga”, Piano “Italia 5G”, Piano “Scuole connesse”, Piano “Sanità connessa”, Piano “Isole minori”.

Per tutti occorrono investimenti infrastrutturali che permettano la copertura dell’intera popolazione.

Italia 5G

Nel nostro Paese i servizi 5G commerciali sono stati lanciati nell’estate 2019  in alcune delle principali città in anticipo sugli obiettivi UE.

Il Piano mira a incentivare la diffusione di reti mobili 5G nelle zone a fallimento di mercato, in quelle aree cioè dove gli operatori radiomobili non siano in grado di raggiungere gli obiettivi entro il 2026.

Un sostegno pubblico con i fondi UE per garantire pari copertura a tutto il  territorio e soddisfare la domanda di connettività di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Attuare così la transizione digitale.

Beneficia di uno stanziamento di 2,02 miliardi di euro attraverso il quale si punta alla realizzazione di nuove infrastrutture di rete per servizi mobili con velocità di trasmissione di almeno 150Mbit/s in downlink e 50 Mbit/s in uplink in aree a traffico inferiore e di rilegamenti per le stazioni base in fibra ottica che ne siano prive.

Sono 13.200 i siti stimati di intervento pubblico di rilegamento in fibra ottica sfruttando quindi le infrastrutture esistenti.

Dove questa tipologia di intervento non si riveli sufficiente a garantire connettività di almeno 150Mbit/s in downlink e 50 Mbit/s in uplink, allora sarà necessario finanziare nuove infrastrutture passive di rete mobile.

Si interviene anche nelle aree ove le attuali prestazioni di reti mobili non raggiunge la velocità in downlink di almeno 30 Mbit/s nelle usuali condizioni di punta del traffico.

Si procederà agli interventi attraverso gara pubblica alla quale gli operatori radiomobili potranno partecipare in forma individuale o associata al fine realizzare nelle aree interessate le opere a fronte di un contributo pubblico determinato in percentuale massima sul costo dei lavori.

Si opta quindi per un modello di tipo ad incentivo (gap funding).

Decreto Coesione

Stangata per i Comuni che in vista del raggiungimento degli obiettivi 2026 del Piano Italia 5G.

Per la realizzazione di nuove infrastrutture infatti la relativa localizzazione è disposta anche in deroga ai regolamenti comunali.

Vale chiaramente per le zone mappate e solo per i gestori che partecipano e sono aggiudicatari del bando.

Il procedimento autorizzativo comunque rimane in capo al Comune competente che rilascia l’autorizzazione.

Secondo ANCI il Piano 5G interesserà circa 1000 comuni italiani www.anci.it

Marta Serpolla