Legal Smart Road La cultura salverà le periferie? Piano Olivetti contro il degrado urbano Laura Biarella 26 February 2025 Italia Piano Olivetti per la rinascita culturale delle periferie e il contrasto del degrado urbano. Il decreto cultura, convertito in legge, affida al Ministro della cultura il compito di adottare il Piano Olivetti per la cultura, che peraltro promuove la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate. La conversione del cd. decreto cultura Sulla Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio è pubblicata la Legge n. 16 del 21 febbraio 2025, con cui è stato convertito il decreto legge n. 201/2024 che reca misure in ambito cultura che, tra le altre misure, prevede il Piano Olivetti. Le finalità Si affida al Ministro della cultura il compito di adottare il “Piano Olivetti per la cultura” con le seguenti finalità: favorire lo sviluppo della cultura come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale; promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento, anche tramite il riconoscimento della cultura del movimento e il coinvolgimento degli enti del Terzo settore in attività di co-progettazione; promuovere la produzione culturale e artistica giovanile; valorizzare le biblioteche, con il loro patrimonio materiale e digitale, quali strumenti di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione con il tessuto sociale; promuovere la diffusione e la fruizione delle biblioteche scolastiche e delle librerie per bambini e la rimozione degli ostacoli che limitano l’effettivo esercizio della lettura in età prescolare, quali strumenti fondamentali per la crescita, il processo di alfabetizzazione e lo sviluppo cognitivo, sociale, relazionale ed emotivo della persona; promuovere la filiera dell’editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, o da interesse storico-artistico e alle librerie di prossimità; tutelare e valorizzare il patrimonio e le attività degli archivi nonché degli istituti storici e culturali, quali custodi della storia e della memoria della nazione; promuovere e valorizzare tutte le attività di spettacolo; promuovere e valorizzare il cinema e il settore audiovisivo; promuovere la digitalizzazione del patrimonio librario e l’alfabetizzazione digitale tramite percorsi di educazione e formazione all’interno degli spazi bibliotecari. Lo sviluppo delle aree interne Il Piano Olivetti deve essere adottato in coerenza con la Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne (di cui all’articolo 7 del decreto-legge n. 124/2023) e tenuto conto delle previsioni del Piano d’azione (di cui all’articolo 34 del decreto-legge n. 60/2024). La strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne Per garantire l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2021-2027, l’articolo 7 del decreto-legge n. 12/2023 aveva istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, una Cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne. Questa è un organo collegiale presieduto dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR e composto da numerosi ministri, oltreché dal presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, dal presidente dell’Unione delle province d’Italia, dal presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani e dal presidente dell’Unione nazionale comuni, comunità, enti montani. La Cabina di regia ha funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo sulle politiche di promozione e sviluppo delle aree interne del Paese. Il suo principale compito è l’approvazione del Piano strategico nazionale delle aree interne, documento dedicato a individuare gli ambiti di intervento e le priorità strategiche nel settore, con peculiare riguardo ai settori dell’istruzione, della mobilità, compresi il trasporto pubblico locale e le infrastrutture per la mobilità, e dei servizi socio-sanitari, cui destinare le risorse del bilancio dello Stato, disponibili allo scopo. E ciò tenendo conto delle previsioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle risorse europee destinate alle politiche di coesione. Alla definizione delle modalità operative del Piano si provvede con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, adottata su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, sentita la Cabina di regia. Il Piano d’azione In coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021 – 2027 e coi contenuti e obiettivi specifici del Programma nazionale cultura 2021-2027, l’articolo 34 del decreto-legge n. 60/2024 affida a un decreto del Ministro della cultura, adottato di concerto col Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, il compito di approvare uno specifico Piano di azione, contenente l’individuazione della tipologia delle iniziative da ammettere al finanziamento nelle sette regioni del Mezzogiorno interessate dal programma. Il Piano sarà strutturato nei seguenti progetti: un progetto «identità», finalizzato al restauro e alla valorizzazione dei luoghi e dei monumenti simbolo della storia e dell’identità dei territori; un progetto «grandi musei del Sud», finalizzato a sostenere la realizzazione o valorizzazione di un museo identitario in ciascuna regione oggetto del programma; un progetto «periferie e cultura», finalizzato a sostenere interventi di rigenerazione socio-culturale di aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica; la costituzione di nuovi corpi di ballo presso le fondazioni lirico-sinfoniche; la costituzione di nuovi complessi orchestrali giovanili under-35; interventi di riqualificazione energetica e prevenzione e messa in sicurezza dai rischi naturali in luoghi della cultura; un progetto finalizzato a sostenere e valorizzare le eccellenze italiane dell’artigianato e della creatività in ambito culturale; un progetto finalizzato a sostenere accordi di cooperazione tra le realtà culturali italiane, istituzionali e non, e quelle similari presenti nelle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo. Nessun accavallamento tra Piani La relazione illustrativa evidenzia che l’istituendo Piano Olivetti ha la finalità di individuare gli ambiti di intervento e le priorità strategiche nel rispetto e in stretta complementarietà con le programmazioni già in corso. La relazione, quindi, chiarisce che “non vi è, dunque, sovrapposizione tra i predetti Piani, bensì l’elaborazione di una strategia nazionale rivolta allo specifico settore della cultura e a tutte le aree del Paese, nel rispetto e in complementarietà con le programmazioni esistenti”. Laura Biarella