Esg Auto elettriche, flotte aziendali elettrificate entro il 2030 può risolvere il problema multe. Ecco come Redazione 02 March 2025 Rendere elettriche le auto delle flotte aziendali entro il 2030 potrebbe risolvere il problema per eccesso di emissioni di CO2 Il mercato delle auto sta cambiando. La vendita di auto elettriche, rispetto al gennaio 2024, ha conosciuto un rialzo del 34% con una quota di mercato intorno al 15 in Europa. Un cambio di passo in linea anche con il Piano d’Azione della Commissione Europea che, per rilanciare l’industria dell’elettrico, sta valutando diverse misure, tra cui l’elettrificazione delle flotte. L’associazione Transport & Environment (T&E) è intervenuta sulla questione con un’analisi sui possibili benefici. Elettrificare le flotte aziendali con più di 100 veicoli entro il 2030 risolverebbe il problema delle multe per eccesso di limiti sulle emissioni. Il passaggio, infatti, garantirebbe ai costruttori una domanda di oltre 2 milioni di auto elettriche, la metà degli obiettivi di vendita delle Case per raggiungere la riduzione del 55% della CO2. Elettrificare le auto delle flotte aziendali: ecco come Auto elettriche, flotte aziendali elettrificate entro il 2030 può risolvere il problema multe. Ecco come LEGGI ANCHE Boom auto elettriche, mercato in ripresa: in Italia +126% rispetto a gennaio 2024 Com’è stata svolta l’analisi? Si parte dai dati di mercato. In Europa c’è un vantaggio competitivo nelle lotte rispetto al resto del mondo, con il 62% delle vendite. L’elettrificazione, però, è di poco superiore a quella dei privati (14,3% contro 13,6%). In Italia è addirittura in calo: dal 6,1% del 2021 al 4,7% del 2024. L’elettrificazione delle flotte con più di 100 vetture può anche portare a nuovi investimenti e favorire l’ingresso di circa 7 milioni di elettriche nel mercato dell’usato entro il 2035. In Italia, in particolare, per T&E serve una riforma della tassazione: L’elettrificazione deve essere sostenuta anche da un’urgente riforma della tassazione: la legge di bilancio 2025 ha introdotto una prima modifica per favorire le tecnologie più pulite per le auto in fringe benefit. Ora è necessario proseguire in questa direzione, intervenendo anche sulla deducibilità del costo dei veicoli e sull’IVA, oltre a rivedere i costi di immatricolazione.