Esg Europa, importazioni di gas liquido mai così basse dal 2021. I dati Redazione 07 March 2025 L’Europa sta importando meno gas naturale liquido negli ultimi anni, cifre mai così basse da tre anni. Merito di transizione green e dei conflitti L’Europa si sta staccando dal gas naturale liquido. Fin da quando si è aperta la crisi del mercato del gnl, dovuta ai fatti di politica estera che stanno tormentando il continente, gli stati membri dell’Unione hanno dovuto fronteggiare un aumento dei prezzi che ha costretto anche a diversificare i rifornimenti e ridurre gli approvvigionamenti. Nonché ad adottare metodi alternativi con le fonti rinnovabili, ad esempio. Così, come emerge dai dati dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysys (Ieefa), nel 2024 sono diminuite del 19% le importazioni di gas naturale liquido nella UE, mai così poche dal 2021. Nel 2022 e 2023 l’import era stato maggiore: a dicembre 2024, ad esempio, è arrivato il 3% in meno di gnl sul 2023, addirittura -17% sul 2022. Europa, importazioni di gas naturale liquido in calo Europa, importazioni di gas liquido mai così basse dal 2021. I dati LEGGI ANCHE Telepedaggio e sostenibilità ambientale: evitate 70mila tonnellate di CO2 ogni anno L’Ieefa prevede in realtà che, nel 2025, le importazioni aumenteranno del 17% nel 2025, a causa della fine dell’accordo di transito del gas proveniente dalla Russia attraverso l’Ucraina. Quindi servirà fare maggiore stoccaggio soprattutto per l’inverno, quando la domanda di gnl è chiaramente più alta. Ma l’Istituto precisa che, comunque, le tonnellate di gas che l’Europa importerà dovrebbero essere ancora inferiori a quelle del 2022. Segno che, probabilmente, il picco di dipendenza da questo tipo di fonte di energia, per il Vecchio Continente, è stato raggiunto. Con previsioni di ulteriore abbassamento dell’impiego di gnl nei prossimi anni. Anche su questo terreno strategico, per rendersi sempre più indipendenti, gli stati membri si stanno spostando sulle rinnovabili.