Confermato il sequestro preventivo degli autovelox carenti dell’approvazione, oltre che dell’omologazione. Nella particolare vicenda il deposito del prototipo mancava delle parti essenziali del funzionamento del sistema. Non sarebbe stata depositata l’unità di elaborazione dati ma solo quella relativa alla ripresa, cioè la telecamera.

Ancora equivoci

La  Corte di Cassazione, per illustrare i motivi che poi porteranno alla sentenza del 14 marzo 2025, sembra non avere chiaro il concetto che nessun strumento di controllo della velocità è mai stato omologato. Più precisamente, nella stessa pronuncia si legge: “il P.M. disponeva ulteriori accertamenti, i cui esiti davano conto delle irregolarità nelle procedure di approvazione ed omologazione delle apparecchiature (...)”<...