Passaporti e carte d'identità, al via il restyling

Passaporti e carte d’identità, al via il restyling

Alla manovra finanziaria per il 2025 è collegato un disegno di legge che, al fine di potenziare strumenti di sicurezza nell’area Schengen, prevede novità in tema di passaporti e carte d’identità.

La riforma segue due strade: adeguamento alle normative internazionali e digitalizzazione dei dati anagrafici.

Quali sono, dunque, le principali innovazioni?

Come scrive in una nota la Farnesinasi tratta di aggiustamenti che riflettono delle prassi già in uso”.

Viene eliminato il riferimento al rinnovo del passaporto, che già da anni non è rinnovabile alla scadenza (a seguito delle modifiche intervenute con la legge n. 43/2005, in armonia con il Reg. UE n. 2252/2004) ma sostituibile con un nuovo documento.

Oggigiorno, infatti, i passaporti sono elettronici, dotati di un microprocessore che contiene i dati biometrici, tra cui fotografia e impronte digitali.

Pertanto, non sarebbe possibile prorogarne la scadenza con un timbro. 

Si dovrà dire addio anche ai passaporti collettivi, spesso utilizzati dai gruppi che viaggiano per motivi culturali, religiosi, sportivi.

E ciò in quanto tali documenti non sono  conformi agli standard internazionali e, per questo, non più aggiornati da anni.

Le sanzioni per i cittadini che cercano di espatriare senza documenti validi saranno adeguate all’euro (sono ancora indicate in lire) e adattate all’inflazione.

La riforma interverrà anche sulle carte d’identità, che assumeranno maggiore importanza, in quanto diverranno valide anche per l’espatrio in Stati extra-europei, previa stipula di accordi bilaterali.

Sarà semplificata pure la procedura di rilascio dei documenti personali, nell’ipotesi di smarrimento o furto all’estero.

Da un lato, occorrerà la denuncia presso gli organi di polizia dello Stato in cui è avvenuto il furto o lo smarrimento.

Dall’altro, vi sarà il rilascio del nuovo documento da parte del consolato italiano.

Anche l’AIRE non sfugge alle novità, per garantire una maggior efficienza.

Infatti, le informazioni in possesso degli uffici del consolato saranno allineate a quelle dell’anagrafe nazionale della popolazione residente.

Inoltre, sarà estesa la facoltà di iscriversi all’AIRE a nuove categorie di cittadini, come i dipendenti di organizzazioni internazionali, per esempio.

In tema di digitalizzazione, ricordiamo che negli ultimi mesi del 2024 la Commissione Europea ha adottato una proposta di regolamento per digitalizzare i passaporti e le carte d’identità di chi entri o esca dallo spazio Schengen, al fine di accelerare i controlli alle frontiere e rendere i viaggi più agevoli e sicuri.

In che modo?

Attraverso un quadro comune per l’uso delle credenziali di viaggio digitali e un’applicazione dedicata: EU Digital Travel App.

La stessa è da utilizzarsi previo consenso dell’utente per il trattamento dei dati personali, nodo cruciale delle innovazioni tecnologiche chiamate a renderci la vita più agevole, ma senza mettere a repentaglio i nostri diritti fondamentali.

Tra i quali annoveriamo quello alla riservatezza ed alla protezione dei nostri dati.

Per tali motivi le autorità di frontiera dovranno seguire una formazione in materia di sicurezza e protezione dati.

Il documento digitale, che memorizza le informazioni presenti su passaporto e carta d’identità, potrà essere conservato sul cellulare e utilizzato.

Con tale sistema sarà più difficile falsificare i documenti; i controlli alle frontiere diventeranno più efficienti e i confini saranno attraversati più rapidamente.

Inoltre, i Paesi UE potranno consentire l’uso dei documenti digitalizzati anche per altri adempimenti amministrativi.

Angela Iacovetti