Tech Roma 5G, non solo giubileo, ma trasporti e sicurezza Silvestro Mar... 15 April 2025 Il 5G è la prima piattaforma che consente di far comunicare non solo le persone ma anche “le cose”. Per alcuni aspetti è l’asse portante delle smart city. Questo è il tema affrontato a Roma, durante la Telecommunications of the Future. 5G e il presente nelle comunicazioni Durante la Telecommunications of the Future è stato ospitato un panel di alto profilo, incentrato sulle principali caratterizzazioni che la tecnologia 5g apporta alla capitale. Come anticipato, il 5G rappresenta una piattaforma comunicativa ad alto impatto. Grazie alla sua enorme versatilità, questa riesce a coniugare l’intero universo delle smart city. Significando una pluralità di servizi. Dove? Ma anche in Italia: Venezia, Bari, Genova, Firenze, per esempio. A titolo esemplificativo, si pensi al mondo sanitario, dove il 5g rappresenta un notevole moltiplicatore di forza. Si ricordi il trapianto di cornea, a distanza, su Bari, grazie a una latenza di rete inferiore ai 50 millesecondi. L’intervento è stato possibile grazie al progetto Horus di iVis Technologies. L’azienda pugliese ha sviluppato la piattaforma 4D Suite™, che gestisce, con controllo remoto, l’intero ciclo di screening, diagnosi e trattamento. Ancora, si pensi alla guida autonoma delle navi. Significando sicurezza e mobilità delle merci, specie durante l’avvicinamento dei bastimenti all’area portuale. È l’esempio di Livorno. Questo grazie alla partnership tra Ericson e TIM e al background tecnico, nella gestione IOT, del porto Toscano, specie nell’ambito del progetto 5GMASS. Il tutto, quindi, si comprenderà, è favorito dal coraggio di innovare, investire e alle partnership tra pubblico e privato, ma anche tra mondo delle imprese e accademico. Roma e il 5g Il panel promosso dal CNIT e organizzato da Supercom Roma e il suo rapporto con il 5g viene declinato, concretamente, con il Sindaco Gualteri e da player tecnici, siano essi in house oppure partner tecnologici. Titolo del panel, “Rome 5G: metro, security, traffic lights and ZTL, the new applications for mobility in the capital”, con: Luca Avarello, Direttore Generale, Roma Servizi per la Mobilità; Dario Ferrillo, Direttore Business Unit Transport Infrastructure & Logistics, Almaviva; Luigi Carrarini, Head of Centre of Excellence Smartroad & SHM, Direzione Technology, Innovation & Digital Spoke, ANAS; Michele Gamberini, Chief Executive Officer, Smart City Roma. Sinteticamente si potrebbe dire che Roma, già “città eterna” aspira a essere una smart city che guidi, con una costante crescita tecnologica, la penisola. Il Campidoglio già da tempo si sta preparando a questo salto di qualità: Da tempo ha riconosciuto la Consulta “Roma Smart City Lab” come ideale aggregatore di idee e di soggetti d’interesse, siano essi privati cittadini o possibili stakeholder; È del 2021 l’approvazione di un “Piano Roma Smart City“ Ancora, già nel 2023, il Comune firmò con Boldyn Networks, tra i principali neutral host provider a livello internazionale, un contratto da oltre 97 milioni di euro, dei quali 20 di provenienza pubblica, per realizzare una nuova rete tecnologica basata sul 5G capace di supportare nella Capitale i servizi digitali più avanzati. Il contratto, che prevede una concessione di 25 anni, è alla base della digitalizzazione della città grazie all’integrazione wifi, IOT, utile sia per la sicurezza che per l’offerta di servizi e il Giubileo ne è l’ideale vetrina. E allora via a 1600 sensori per il monitoraggio ambientale, in favore di Arpa Lazio e – a pieno regime – all’impianto della metropolitana 5g, che sarà basato su oltre 3000 antennine per la gestione della connettività, 250 km di fibra. Indubbiamente si tratta di un impianto di notevole dimensione e importanza, anche per via della gestione logistica successiva e/o manutentiva. Nel frattempo? Dal primo aprile alcune stazioni della metropolitana sono già servite dalla connettività avanzata. Entro giugno 2025 sarà coperta tutta la linea A della metropolitana di Roma con il 5G e 3/4 delle linee B e B1. Terminata, quindi, anche la B entro il 2026. Per quanto riguarda la metro C, la metà avrà la connessione veloce entro giugno 2025 e sarà l’ultima a essere terminata, esattamente un anno dopo, il sesto mese del 2026. Il piano 5g si estende anche in superficie: con almeno 100 piazze collegate con wifi disponibile e 2000 telecamere, per garantire una maggiore sicurezza urbana, collegate direttamente con “la Lupa”, la controll room della Polizia locale. L’approccio del servizio è neutral host, il che rende disponibili queste reti e tecnologie, con un accesso indipendente a tutti gli operatori, incrementando – per forza di cose – la qualità delle vita di cittadini e turisti. Silvestro Marascio