Smart Road Legal Quote rosa nelle Giunte dei Comuni sotto la lente del TAR Marta Serpolla 24 April 2025 Citizen Italia Questione quote rosa a Paolisi, nessuna donna in giunta. Il Tar Campania ha annullato il decreto n. 2 del 19.6.2024 del Sindaco, di nomina vicesindaco e assessore uomini. Sotto la lente la composizione esclusivamente al maschile nelle giunte dei Comuni con popolazione fino al 15.000 abitanti. La legge Con la legge n. 215/2012 si è data attuazione al principio costituzionale di uguaglianza tra i sessi. Scopo dell’intervento riequilibrare la rappresentanza di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Come? Intervenendo sin dal procedimento elettorale. Con riserva a ciascun sesso di almeno un terzo delle candidature e introducendo la doppia preferenza di genere nella scelta dei candidati. Ma anche a procedimento elettorale concluso. Garantendo la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi. Parità quindi non solo formale ma anche sostanziale. Il caso All’esito delle consultazioni popolari del giugno 2024 veniva eletto il Sindaco e 10 consiglieri del Comune di Paolisi in provincia di Benevento. Il neo eletto Sindaco nominava vicesindaco e assessore entrambi di sesso maschile con decreto 19.6.2024. Dava atto che ai fini del rispetto dei principi delle pari opportunità e della rappresentanza di genere si era riscontrata un’effettiva, oggettiva e appurata impossibilità di assicurare nella giunta la presenza dei due generi anche a seguito di interpello. I consiglieri di minoranza chiedevano l’annullamento in autotutela del decreto sulla scorta della mancata allegazione delle note di manifestazione d’indisponibilità a ricoprire la carica di assessore da parte delle cittadine interpellate dal sindaco. Il Sindaco sosteneva di aver contattato 4 persone di sesso femminile che avevano manifestato la loro indisponibilità. Il segretario comunale rispondeva alla minoranza chiarendo che note e riscontri di diniego erano stati trasmessi brevi manu e che essendo parte integrante del decreto 19.6.2024 non necessitavano di protocollazione. Di qui il ricorso al Tar presentato da una elettrice e candidata non eletta nella lista avversa a quella del Sindaco. La questione “quote rosa” E’ legittima la nomina di componenti un solo genere in caso di esito negativo di interpello rivolto all’altro? Quando può ritenersi impossibile la nomina di un rappresentante di genere femminile potendo così ricorrere alla designazione di soli uomini? Quando può ritenersi corretta la procedura di nomina della giunta e garantito il diritto alla rappresentanza di genere femminile? La censura Secondo il Tar è mancata nel caso la necessaria approfondita fase esplorativa preliminare. Se anche effettivamente vi fosse stata ne manca comunque la prova. La decisione del Sindaco è stata quindi frettolosa o peggio il suo comportamento non diligente. E’ compito del Sindaco dimostrare di non essere riuscito ad acquisire la disponibilità alla nomina a assessore di un rappresentante del genere femminile. E la natura fiduciaria della carica assessorile non lo esime dalla ricerca e interpello. Non essendovi alcun riscontro documentale delle note con le quali sarebbero state contattate persone di sesso femminile per sondarne la disponibilità a ricoprire l’incarico assessorile, la procedura si è ritenuta non trasparente e carente. La decisione Il Tar Campania ha proceduto all’annullamento tramite la sentenza n. 1087 del 10 febbraio 2025. Travolti decreto del Sindaco 19 giugno 2024 e deliberazione del consiglio comunale 22 giugno 2024 di presa d’atto dei componenti la giunta municipale. Tutto da rifare. Le esigenze della politica non vanno avanti ai doveri di trasparenza dell’ente locale. Marta Serpolla