Italia, cresce la rete di colonnine elettriche: da Milano a Roma, ecco dove ce n’è di più

Ancora in aumento il numero di colonnine elettriche in Italia, Roma davanti a Milano in classifica, Lombardia miglior regione

La rete di colonnine elettriche in Italia non smette di crescere. Non sembra volersi fermare lo sviluppo di punti di ricarica nel nostro paese, che sta cercando di convertirsi alla mobilità sostenibile. Anche i dati forniti da Motus-E, aggiornati al 31 marzo 2025, evidenziano un aumento molto positivo nel primo trimestre dell’anno in corso e, in generale, sulla quantità di stazioni di rifornimento di elettricità sul 2024.

Rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa, in Italia sono comparse ben 11.828 colonnine di ricarica in più, di cui il 50% è di tipologia veloce o ultra veloce. Un numero molto incoraggiante che porta a un totale di 65.992 i punti in tutta la penisola, con un aumento di 1.601 unità rispetto al dicembre 2024. Un ritmo molto importante che, di questo passo, potrebbe portare a superare il muro delle 70.000 a fine 2025.

I passi avanti che si possono fare ancora riguardano intanto la potenza delle colonnine e poi il divario geografico. delle 65.992 presenti sul territorio italiano, solamente 4.230 hanno una potenza maggiore uguale a 150 kW, mentre la stragrande maggioranza (oltre 50.000) resta inferiore ai 50.

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Riguardo il divario delle zone d’Italia per la distribuzione dei punti di ricarica, il 57% di essi sono al Nord, il 23 nel Sud e il 20% nelle isole. In questo senso è necessario cercare di ridurre la disparità tra le aree della penisola. La Lombardia ha il maggior numero di colonnine, ben 13.306, seguita da Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Roma è prima tra le province, davanti a Milano, Napoli, Torino e Brescia.

Al 31 marzo 2025, il 15,8% dei punti di ricarica installati risulta ancora in attesa di connessione, evidenziando la necessità di snellire le autorizzazioni e rafforzare la cooperazione tra gli attori coinvolti.

Bene anche la rete di colonnine lungo le autostrade italiane, che in due anni è praticamente raddoppiata: da 559 nel 2023 è arrivata a contare 1.108 punti, di cui l’86% è a corrente continua. Il 45,5% delle aree di servizio è già attrezzato.