Smart Road Autovelox, nuove regole dal 12 giugno: dalle Dolomiti al Salento, tante località possono rimanere senza Redazione 06 May 2025 Sicurezza Il vuoto normativo sugli autovelox può lasciare senza tante località: dalle Dolomiti al Salento cresce il rischio con le nuove regole Il 12 giugno scattano le nuove regole per gli autovelox. Se non veerrà varata al più presto una regolamentazione sull’omolgazione sono a rischio molti rilevatori di velocità, con oltre 40 milioni di incassi annui a rischio nelle grandi città. Mentre le località turistiche, dalle Dolomiti al Salento, potrebbero rimanere senza autovelox. Le nuove regole varate dal Ministero dei Trasporti prevedono che le scatole arancioni potranno essere posizionate in aree: Ad elevato livello di incidentalità, documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali; dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori. In ambito urbano, non è possibile sanzionare per limiti di velocità inferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto, essendo necessaria in tali casi la contestazione immediata. Dalle Dolomiti al Salento: i problemi del Codacons per le nuove regole Radar speed control camera on the road Autovelox, nuove regole dal 12 giugno: dalle Dolomiti al Salento, tante località possono rimanere senza LEGGI ANCHE Italia, il Ministro Salvini scrive ad Anci: obiettivo il censimento di tutti gli autovelox Le amministrazioni locali hanno poco più di un mese per mettersi in regola, come sottolineato dal Codacons: L’impasse sul fronte degli autovelox mette a rischio oltre 40 milioni di euro di incassi annui solo nelle grandi città, e di mandare in tilt i bilanci di centinaia di piccoli comuni che fanno cassa grazie agli apparecchi di rilevamento automatico della velocità installati sul proprio territorio. Il Codacons ha, inoltre, sottolineato come la sentenza della Cassazione, che ha dichiarato fuorilegge gli apparecchi approvati, ma non omologati rappresenta un rischio. Un rischio che riguarda il 59,4% dei dispositivi fissi, che risulta validato prima del 2017 (data dirimente per l’omologazione) e il 67,2% di quelli mobili. Senza una regola sull’omologazione sono tantissimi gli autovelox a rischio. In Salento: I comuni hanno registrato fino a 23 milioni di euro all’anno grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox installati sulle strade che collegano i vari paesi della zona”, con oltre 8,7 milioni di euro in appena quattro comuni nel 2023 – Galatina, Trepuzzi, Cavallino e Melpignano. Sono “2,3 milioni di euro gli incassi di soli 3 comuni (Puglianello, Castelvenere, Torrecuso) ubicati lungo la “temibile” strada statale 372 Telesina che da Caianello porta a Benevento, notoriamente disseminata di autovelox. Ma anche ne Lazio, nelle Dolomiti, dove: Sul percorso Rovereto-Garda, lungo un tragitto di appena 56 km, sono state segnalate le scorse estati circa 15 postazioni autovelox; nel tratto Bolzano-San Candido (circa 100 km) gli autovelox segnalati erano oltre 10.