Strage in Puglia, tre giovani vittime: è ancora allarme sicurezza stradale

Strage in Puglia, tre giovani vittime: è ancora allarme sicurezza stradale

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La recente strage in Puglia dove sono morti tre giovani fa tornare l’allarme della sicurezza stradale. Nei primi quattro mesi del 2025, come reso noto da ASAPS, ha registrato 354 vittime in incidenti stradali durante i fine settimana, un dato in linea con lo stesso periodo del 2024 (364 vittime), con un calo modesto del -2,7%

In Italia c’è ancora un problema relativo alla sicurezza stradale. No, il nuovo Codice della Strada, seppur parzialmente migliorativo, non ha risolto i tanti problemi che ancora ci sono in Italia relativi alla sicurezza sulle strade.

Il tragico incidente in Puglia

A riaccendere il tema della sicurezza sulle nostre strade è il recente tragico fatto di cronaca che è avvenuto in Puglia nello scorso fine settimana dove hanno perso la vita tre giovani.

Nello schianto, avvenuto nel brindisino, una Porsche guidata da uno dei tre ragazzi, si è schiantata a forte velocità (secondo i rilievi di poco superiore ai 250 km/h) contro un albero, ribaltandosi e prendendo fuoco.

Sicurezza stradale: esiste ancora il problema strage del sabato sera?

L’incidente dove hanno perso la vita i tre giovani conferma la criticità di un fenomeno che non accenna a diminuire, soprattutto nei fine settimana.

Secondo i dati, nei primi quattro mesi del 2025 si sono contate 354 vittime nei weekend, appena dieci in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. Un calo del -2,7% che non basta a rassicurare, soprattutto considerando le 26 vittime registrate nell’ultimo fine settimana di aprile e le almeno 23 già conteggiate nel primo weekend di maggio.

La Puglia si conferma tra le regioni più colpite, con numerosi episodi drammatici che riportano l’attenzione sulla criticità della rete stradale e della prevenzione, specie tra i giovani.

E gli utenti vulnerabili della strada?

Secondo l’Osservatorio, anche il bilancio degli utenti più vulnerabili è preoccupante. Da gennaio ad aprile hanno perso la vita 123 pedoni (erano 133 l’anno scorso, -7,5%), mentre il numero dei ciclisti deceduti è aumentato, passando da 54 a 59, segnando un incremento del +9,2%.

Tra gennaio e aprile 2025 sono morti:

  • 123 pedoni, in calo rispetto ai 133 dello stesso periodo del 2024 (-7,5%)

  • 59 ciclisti, in aumento rispetto ai 54 del 2024 (+9,2%)

Questi numeri confermano come pedoni e ciclisti restino tra le categorie più vulnerabili, con aumenti legati anche all’uso diffuso di biciclette e micromobilità in assenza di infrastrutture sicure.

Sicurezza: la criticità dell’omologazione degli autovelox

La recente riforma del Codice della Strada ha introdotto misure più severe per contrastare l’uso del cellulare alla guida e la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Ma per Giordano Biserni, presidente di ASAPS, la vera emergenza è la mancata omologazione degli autovelox. Queste le sue parole: “Senza il decreto attuativo rischiamo un’estate con autovelox spenti. Un pericoloso ‘liberi tutti’ che può avere conseguenze gravissime.”

La scadenza del 12 giugno, fissata dal decreto Salvini, è ormai prossima. Tuttavia, molte prefetture non hanno ancora pubblicato gli atti autorizzatori necessari. Il rischio concreto è che, in assenza di norme chiare e dispositivi omologati, i controlli sulla velocità vengano sospesi.

“Il controllo della velocità resta un pilastro della prevenzione. Senza di esso il tavolo della sicurezza stradale rimane zoppo e inclinato verso risultati delude”, conclude Biserni.

Emiliano Ragoni