Legal Enforcement ETSC: su incidenti e feriti i conti non tornano Roberta Mordini 08 May 2025 Italia Safety & Security Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti evidenzia lacune nelle statistiche sugli incidenti che compromettono le politiche nazionali Ogni anno nell’Unione Europea si contano 1.291.000 feriti per incidenti stradali, di cui 141.000 gravi. Secondo il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti – ETSC, però, i conti non tornano perché le cifre sono fortemente sottostimate, soprattutto nelle stime dei feriti. Stando all’organizzazione internazionale indipendente, tre fattori influenzano negativamente l’elaborazione delle statistiche sui sinistri nei Paesi del Vecchio Continente: incongruenze nella raccolta dei dati, mancati rilievi da parte delle Forze dell’Ordine e difficoltà nel collegamento sistemico delle informazioni in possesso delle strutture sanitarie con quelle della polizia. Troppi incidenti non sono rilevati Ad aggravare le carenze del quadro documentale c’è la mancata denuncia – e quindi l’assenza di rilevazione nelle statistiche – di tutti quegli incidenti che non coinvolgono un veicolo a motore, ma vedono feriti, anche gravemente, pedoni o ciclisti. Tutto ciò impedisce alla maggior parte dei Governi nazionali una visione completa dell’incidentalità stradale e compromette ogni politica di contrasto del fenomeno. Come ha sottolineato il project manager di ETSC, Jenny Carson, “gli Stati devono impegnarsi di più per migliorare questo sistema imperfetto che si basa esclusivamente sui dati rilevati dalle Forze dell’Ordine: quello che emerge è un quadro fuorviante del peso complessivo delle lesioni stradali sugli individui, sulle società e sulle nostre economie“. Gli incidenti diminuiscono più dei feriti gravi Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti richiama le Istituzioni nazioni e locali ad intensificare gli sforzi per una mobilità più responsabile, visto che i dati – seppur giudicati incompleti – misurano ancora quanto siano lontani gli obiettivi europei fissati al 2030 con il dimezzamento di morti e feriti gravi: nel decennio 2013 – 2023 i decessi sulle strade sono diminuiti del 16% nei 24 Stati dell’UE, mentre i feriti gravi solo del 13%. Sei punti chiave di “Safe System” Per ridare slancio alle politiche contro gli incidenti, ETSC si appella ai decisori pubblici e a tutti gli attori nazionali e locali della mobilità affinché perseguano la sicurezza stradale con l’approccio “Safe System”, incardinato su sei punti: Governance e gestione: le Istituzioni devono assumersi la responsabilità delle azioni intraprese, assicurando la trasparenza delle politiche adottate e garantendo finanziamenti adeguati ai passi da compiere, migliorando in primis la raccolta dei dati e sviluppando partnership sul territorio; Velocità sicure: adattare i limiti di velocità all’ambiente stradale e alla vulnerabilità di tutti gli utenti di mobilità; Strade sicure: progettare e mantenere le infrastrutture in modo da ridurre il rischio di collisioni e minimizzare la gravità delle lesioni; Veicoli sicuri: promuovere le tecnologie di sicurezza che aiutano a prevenire gli incidenti, proteggendo chi è dentro i veicoli ma anche chi è fuori; Utenti della strada sicuri: incoraggiare comportamenti responsabili di chiunque si muova – automobilista, motociclista, ciclista o pedone – intensificando i controlli su strada e la formazione dei conducenti Assistenza post-incidente: garantire una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze, oltre a cure mediche in grado di ridurre al minimo le conseguenze degli incidenti. Roberta Mordini