Esg Smart City e cambiamento climatico, da Wuhan a Copenaghen: ecco le “Sponge City”. Come funzionano Redazione 08 May 2025 Smart City che si adattano al cambiamento climatico, ecco le “Sponge City” per fronteggiare le alluvioni: da Wuhan a Copenaghen, ci sono già degli esempi in grandi centri urbani Una Smart City, per essere tale, oltre a ottimizzare la vivibilità in ogni sua componente grazie alla tecnologia deve anche sapersi adattare ai cambiamenti e alle problematiche. Una di queste è rappresentata dai mutamenti del clima, con il surriscaldamento globale che mette a dura prova i sistemi in uso nelle città. Ma non solo. Con la situazione attuale non sono nuovi fenomeni atmosferici estremi, a volte catastrofici, che colpiscono una o più aree. In Italia ci si è accorti di questo soprattutto con le piogge e le alluvioni, come quelle che hanno colpito l’Emilia-Romagna o la Toscana di recente. E allora ecco le Smart City che si adattano al cambiamento climatico, note come “Sponge City”, città spugna. Nome che già suggerisce la possibilità di assorbire l’acqua, adattarsi all’abbondanza idrica e cercare di reimpiegarla nel modo più sostenibile possibile, evitando danni o catastrofi. Sponge City, il modello di Smart City che si adatta al cambiamento climatico: assorbire, trattenere e riutilizzare l’acqua piovana Smart City e cambiamento climatico, da Wuhan a Copenaghen: ecco le “Sponge City”. Come funzionano LEGGI ANCHE Toscana, bando da un milione di euro per sostituire i caminetti a biomasse. Come funziona e chi può accedere Assorbire, trattenere e riutilizzare l’acqua piovana in modo efficiente è la parola d’ordine della Sponge City, che mischiano infrastrutture edificate ad hoc e spazi verdi che aiutano a drenare le piogge e le risorse idriche. Sono quindi ugualmente necessari sistemi di drenaggio e serbatoi sotterranei, nonché pavimentazioni più permeabili, e parchi, giardini pensili, aree verdi, che aiutano ad assorbire l’acqua in modo migliore. Evitandone quindi la stagnazione in superficie, che causa allagamenti. La città spugna che riesce a combinare infrastrutture di drenaggio intelligenti e aree verdi (che aiutano a migliorare la vivibilità a prescindere dall’acqua piovana), possono rendere le comunità più resilienti al cambiamento climatico. E aiutano anche a immagazzinare acqua per poterla utilizzare al meglio in un secondo momento. Esistono già esempi di Sponge City in giro per il mondo. La più esemplare in questo senso è Wuhan, in Cina, che ha già approntato progetti di infrastrutture verdi per gestire le precipitazioni. Altri centri urbani, invece, si stanno approcciando in modo sempre più sistematico al tema, come Singapore o Copenaghen.