Esg Liguria ultima in Italia per energia elettrica da fonti rinnovabili: urge un Piano Regionale Redazione 14 May 2025 La Liguria è in fondo alla classifica in Italia per l’energia elettrica da fonti rinnovabili e manca dal 2020 un Piano Regionale per investire sul generare elettricità green La Liguria è parecchio indietro nella corsa alle rinnovabili. L’energia elettrica prodotta da fonti pulite è scarsa nella Regione di Genova, tanto da ritrovarsi ultima in classifica. Nel rapporto Gse (che si basa anche su dati forniti da Terna), riferito al 2023, si evidenzia che gli impianti liguri abbiano generato, 618 GW/h in tutto l’anno. I dati sono bassi per il fotovoltaico (167 GW/h, peggio solo la Valle D’Aosta), per l’idroelettrico (142 GW/h, meglio solo di Puglia e Sicilia), abbastanza bene l’eolico (297 GW/h, ma ancora lontana dalle migliori, come la Puglia che supera i 6.000). In generale, non è mai la peggiore nelle classifiche delle singole fonti, ma, a differenza delle altre Regioni, la Liguria non eccelle in nessuna. Ed è una problematica non da poco, perché per soddisfare il suo fabbisogno deve ricorrere a metodi non rinnovabili e più tradizionali. Quella ligure è quindi per distacco l’area con meno produzione di energia green: il Molise, penultimo, ne produce oltre il doppio a livello annuale (1.347 GW/h). E il problema è causato e aumenta perché la Regione non ha un Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear) aggiornato. Liguria, solo 618 GW/h all’anno di energia da fonti rinnovabili, serve un Pear (che può arrivare in estate) Liguria, ultima in Italia per energia elettrica da fonti rinnovabili: urge un Piano Regionale LEGGI ANCHE Smart City, la classifica d’Italia: vince Bologna, Milano e Torino sul podio Lo sottolinea il Secolo XIX, che ricorda come la Liguria ne possedeva uno vecchio, “scaduto” nel 2020. Quello successivo, redatto anche da esperti dell’Università di Genova, ci sarebbe, ma ancora la Giunta Regionale non l’ha approvato. E l’urgenza c’è. Perché è grazie al Pear che si riesce, in modo più sistematico e organico, a pianificare gli investimenti nel settore della produzione dell’energia, individuando le aree dove far sorgere gli impianti e cercando di reperire risorse o favorire i progetti. Il consigliere regionale di opposizione, Roberto Arbosciello, ha sottolineato al quotidiano genovese che Dal 2021 a oggi, in 4 anni, la Liguria ha registrato un incremento di produzione da fonti rinnovabili di soli 176 MW/h, a fronte di un obiettivo di 1.059 per il 2030″ e che “Ad oggi non sono state definite le aree idonee per ospitare nuovi impianti da fonti rinnovabili, come richiesto dal decreto aree idonee a livello nazionale L’assessore Paolo Ripamonti ha replicato che il nuovo Pear arriverà entro l’estate e il Secreto sulle aree idonee e sottolinea: Le rinnovabili sono invasive, hanno un impatto sul paesaggio. Bisogna tenerne conto. Ma bisogna considerare anche il fatto che non possiamo farne a meno