Esg Studio PoliMi: comportamenti e dati contro l’inquinamento Roberta Mordini 23 May 2025 Sostenibilità Secondo la ricerca del Politecnico di Milano, realizzata in collaborazione con UnipolTech e pubblicata sulla rivista scientifica Nature, le nuove politiche ambientali dovrebbero basarsi su dati e merito comportamentale, non solo sulla classe Euro dei veicoli. I contenuti dello studio PoliMI sono stati al centro del dibattito che si è aperto nel convegno “La mobilità urbana tra comportamenti individuali e analisi dei dati” del Think “The Urban Mobility Council”, tenutosi a Roma alla presenza di tra rappresentanti istituzionali, parlamentari e amministratori locali. Dati della studio PoliMI Il PoliMi, partendo da un dataset di oltre 11.000 veicoli e 25 milioni di viaggi e su 3 KPI ambientali – legati al consumo carburante (Pcons), emissioni di CO₂ (PCO₂), emissioni di NOx (PNOx) – dimostra che un’auto Euro 4 guidata consapevolmente può inquinare meno di una Euro 6 guidata male. La proposta dell’istituto è quindi quella di utilizzare le Green Box, ovvero dispositivi dotati di GNSS (Global Navigation Satellite System) e IMU (Unità di Misura Inerziale), in grado di calcolare, attraverso specifici algoritmi, le emissioni effettive di un singolo veicolo, considerando tecnologia, stile di guida, chilometraggio e velocità, liberando i consumatori dalle imposizioni regolamentari. Comportamenti meritocratici anche per la ZTL Contro inquinamento e a vantaggio di una viabilità urbana più fluida, lo studio PoliMi introduce un sistema meritocratico, in cui non prevale la politica del divieto di circolazione del mezzo o di un’area urbana, bensì la possibilità di scelta dell’automobilista di “spendere” un budget personale di emissioni, muovendosi autonomamente nel trade off tra mezzi pubblici, mobilità dolce, auto, moto e anche accedendo in ZTL con la propria auto, se si ha budget di emissioni per farlo. Transizione e sondaggio YouTrend Lo studio PoliMI tiene conto del tessuto socio economico italiano, caratterizzato da una transizione energetica dilatata nel tempo, con la necessità di politiche a supporto del processo, che rendano sostenibile ma anche accessibile e non elitaria la mobilità. Su questo, il sondaggio di YouTrend, realizzato su un campione di cittadini residenti nelle principali 14 città italiane e illustrate nel Talk da Lorenzo Pregliasco– Co-funder & Editor-in- chief YouTrend – porta i dati di una maggioranza degli intervistati che ritiene auto migliori le auto a combustione. Inoltre, tra le persone intenzionate all’acquisto di mezzo nel corso del prossimo anno, solo il 29% è orientato a un veicolo full electric, a causa del costo d’acquisto e della scarsa autonomia delle batterie. Dallo studio PoliMI alla sperimentazione? Move- In Una prima forma di sperimentazione “embrionale” della metodologia basata sulle Green Box dichiara a Citynext Sergio Savaresi, Direttore Dipartimento Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, può essere considerata il servizio Move-In, attivo in diverse città del nord (Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna e Veneto). Il sistema consente a ciascun veicolo, sulla base della classe di appartenenza, di percorrere un numero massimo di chilometri anche nelle aree a traffico limitato. In questo caso, le scelte di mobilità sono guidate dal solo parametro del chilometraggio, mentre PolMI vorrebbe ampliare i criteri, attraverso il calcolo della capacità di emissione complessiva del veicolo. Puntiamo ai ragazzi Per arrivare a una piena sperimentazione serve la collaborazione delle amministrazioni medio grandi e, ovviamente, l’adesione volontaria del cittadino al box telematico. Sotto quest’ultimo profilo, il livello di accettazione da parte del cittadino risulta elevato, soprattutto tra i ragazzi, meno orientati agli spostamenti con mezzi privati e più attenti ai temi ambientali. Roberta Mordini