Smart Road Brescia, rivoluzione del trasporto pubblico col tram: istanza al Mit per il progetto per le linee T2 e T3 Redazione 30 May 2025 Brescia si prepara alla rivoluzione della mobilità via tram, chiesto al Mit il finanziamento per la linea T3, cantieri della T2 al via a fine anno Il trasporto pubblico a Brescia potrebbe essere rivoluzionato nel giro di pochi anni. La città lombarda, infatti, sta puntando con decisione a creare una rete tranviaria ben strutturata, con progetti che si susseguiranno ma si intersecheranno, formando un importante snodo su rotaia. I cantieri della linea T2, che da Pendolina va a Fiera, partiranno a fine 2025. Ed è su 4,35 km di questa, tra Colombo e Solferino, che si innesterà la nuova linea T3. Brescia, infatti, ha già pianificato un altro tracciato, lungo 11,91 km, che amplierà il collegamento della città espandendosi verso ovest e verso est a partire proprio dal braccio della T2. Sfrutterà due antenne dalla lunghezza complessiva di 7,56 km, una in direzione levante, da Solferino al quartiere di Sant’Eufemia, l’altra verso ponente, da Colombo a Mandolossa. Un’opera per la cui realizzazione serviranno 248 milioni di euro. E il Comune di Brescia ha approvato l’istanza con cui chiederà al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il finanziamento di 238 milioni, per compiere quest’opera che può modificare radicalmente la mobilità cittadina. Perché sulle basi di questa nuova tranvia, che intreccia T2 e T3, si punta a un progetto ulteriore, la T4. Che sfrutterebbe 5 km di tracciato della prima e 3,6 della seconda. Un servizio di trasporto su tram che potenzierebbe l’offerta sull’asse Fiera-Sant’Eufemia. Brescia, chiesti 238 milioni al Mit per la nuova T3: i dettagli del progetto per la linea tram da Sant’Eufemia a Mandolossa Brescia, rivoluzione del trasporto pubblico col tram: istanza al Mit per il progetto per le linee T2 e T3 LEGGI ANCHE Lombardia, firmato l’accordo per l’energia nucleare. Le parole del governatore Attilio Fontana Progetti sequenziali, ma perfettamente interconnessi uno con l’altro. Brescia punta alle realizzazioni dei tracciati per poter far circolare sugli stessi più linee. La T2 sta per entrare nel vivo con i cantieri entro il 2025, la T4 aspetta ancora che ci siano i fondi per la T3. La quale, ora, tiene banco. Secondo il disegno per il quale la città lombarda ha chiesto i fondi al Mit, la tranvia numero 3 consterà di 23 fermate, circolerà per il 70% su tracciato riservato, senza che quindi si intersechi col traffico di auto nelle carreggiate. A servizio delle nuove linee, Brescia prevede di mettere a disposizione 12 nuovi treni di ultima generazione, che procederanno a 18 km/h di velocità. Ognuno di loro potrà trasportare 220 passeggeri. Nelle ore di punta, il servizio di mobilità cittadina intende garantire una frequenza di passaggio dei mezzi di 10 minuti. Connesso ai lavori per la costruzione delle linee tram, c’è il progetto di riqualificare le zone interessate dai cantieri. In particolare lungo vie del tessuto urbano come via Valle Camonica, via del Franzone, viale Caduti del Lavoro, viale Piave e viale Bornata. Entrambi i capolinea della T3 saranno attrezzati con parcheggi da 100 posti auto ciascuno. Un altro da 179 stalli sarà costruito in Via Piave, andando a riqualificare l’area delle piscine e del polo scolastico. Un progetto, quindi, che ha come obiettivo la riqualificazione urbana, ripensata per essere più moderna, efficiente e connessa. Con benefici anche a livello di traffico e inquinamento. L’incremento di utenti del trasporto pubblico, previsto da Brescia e dalle aziende locali operative del settore, sarà del 15%. Ora, però, la città lombarda attende i fondi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.