Accessibilità digitale e inclusione, al via dal 28 giugno

Accessibilità digitale e inclusione, al via dal 28 giugno

Accessibilità dei prodotti e dei servizi in favore delle persone con disabilità. Dal 28 giugno prossimo saranno operative le norme di recepimento dell’European Accessibility Act (EAA), direttiva europea in materia di accessibility.

Accessibilità digitale

La digitalizzazione di molti beni e servizi, sia privati che pubblici, ha reso la vita più semplice a molte persone, evitando loro file agli sportelli, perdita di ore dietro adempimenti burocratici e via enumerando.

Tuttavia, così come fisicamente esistono barriere architettoniche negli edifici, che ne impediscono l’accesso ai disabili, analogamente esistono difficoltà o impossibilità di accesso a beni e servizi digitali per le persone con disabilità.

Pensiamo, ad esempio, ai non vedenti o agli ipovedenti, in difficoltà a navigare sui siti web, se non assistiti da particolari lettori di schermo; o ai daltonici, in difficoltà a recepire informazioni fornite tramite l’uso di colori; ancora, ai non udenti, che non possono comprendere audio senza sottotitoli, o a chi ha difficoltà motorie, che non riesce ad utilizzare mouse e tastiere…

EAA

Al fine di rimuovere tali specifiche barriere all’accessibilità ed includere le persone disabili nel mercato unico digitale dei beni e servizi, l’Unione Europea ha adottato la Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, nota come European Accessibility Act (EAA), attuata in Italia con il Decreto Legislativo 82/2022, entrato in vigore il 16 luglio 2022, e la cui applicazione, però, è prevista per il 28 giugno 2025.

Obiettivi e contenuti principali della Direttiva 2019/882

I prodotti e i servizi sottoelencati devono presentare dei requisiti comuni di accessibilità, fin dalla fase di progettazione, per evitare correzioni successive che aumenterebbero costi e discriminazioni.

Prodotti:

  • Terminali per pagamenti (es. POS)
  • Computer
  • Smartphone
  • Bancomat
  • Distributori automatici
  • Lettori di e-book

Servizi:

  • Servizi bancari online
  • Servizi di telefonia e comunicazione
  • E-commerce
  • Erogazione di biglietti di trasporto
  • Servizi audiovisivi (comprese le piattaforme streaming)

Il recepimento in Italia

Col D.lgs. 82/2022, le cui norme sono operativamente applicabili a partire dal 28 Giugno 2025, l’Italia ha attuato nel proprio ordinamento le disposizioni della Direttiva 2019/882.

La normativa nazionale stabilisce che i requisiti previsti dalla fonte europea si applichino alle imprese private che forniscono beni e servizi, tranne che per parziali esenzioni destinate alle imprese con meno di 10 dipendenti o con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, ma solo limitatamente ai servizi (l’obbligo per i prodotti rimane).

Sono previste sanzioni fino a 40.000 euro per inadempimenti gravi.

L’accessibilità quale diritto e opportunità

Le norme summenzionate possono essere incluse tra le disposizioni sui diritti umani, in linea con:

  • la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’UE nel 2010 e dall’Italia nel 2009, con legge n. 18);
  • la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che garantisce la parità di accesso ai servizi essenziali.

Garantire l’accessibilità non significa solo rispettare la legge, ma costruire un sistema digitale equo, che permetta a chiunque di superare le barriere tecnologiche e fruire di tutti i beni e servizi, sia a proprio vantaggio, sia a vantaggio della collettività, garantendo la possibilità di apporti utili.

Azioni pratiche di aziende e pubbliche amministrazioni

Le imprese e gli enti che offrono prodotti o servizi coperti dalla direttiva dovranno:

  • rendere siti web, applicazioni mobili e programmi informatici fruibili, secondo i requisiti di accessibilità previsti dalla normativa;
  • controllare che dispositivi fisici come POS e sportelli automatici siano utilizzabili anche da persone disabili;
  • assicurarsi che i beni tecnologici prodotti siano progettati per essere accessibili a tutti gli utenti disabili.

Le norme armonizzate EN 301 549 per l’accessibilità ICT, adottate nel 2018 e definenti i requisiti per le tecnologie informatiche e della comunicazione, al fine di renderle accessibili alle persone disabili, dovranno essere aggiornate per garantire piena compatibilità con la direttiva.

Prospettive future

Con l’avvicinarsi della data di applicazione della nuova normativa, le aziende e le pubbliche amministrazioni dovranno accelerare l’adozione delle misure richieste.

A questo proposito, è fondamentale promuovere la formazione sull’accessibilità per sviluppatori, designer, manager e dirigenti; sviluppare sistemi di controllo e verifica sull’accessibilità a siti e servizi; sostenere anche le microimprese nel processo di transizione.

Verso una società digitale più inclusiva

La Direttiva 2019/882 e il D.lgs. 82/2022 pongono le basi per una società digitale realmente inclusiva.

L’Italia, allineando il suo ordinamento ai principi europei, adempie non solo agli obblighi derivanti dall’art. 288 TFUE (attuazione direttiva), ma cerca di promuovere un modello economico e sociale fondato sulla pari dignità, l’autonomia e la partecipazione effettive di tutti i cittadini.

Angela Iacovetti