Italia, dall’energia alla transizione digitale: il Governo cerca fondi per aiutare l’industria

Italia, dall’energia alla transizione digitale: il Governo cerca fondi per aiutare l’industria

Italia, il Governo studia un piano di aiuto all’industria per il caro energia e la transizione digitale ed energetica. Difficoltà a reperire fondi immediati

Le sfide che il tessuto produttivo italiano sta affrontando in questo periodo sono tante. E il Governo intende andare in soccorso dell’industria del Paese, con aiuti che, però, non potranno essere immediati. È necessario, infatti, studiare un piano per avere i fondi, che, al momento, non sono sufficienti. Nella prossima legge di bilancio ce ne saranno ma non basterebbero.

Una tappa importante potrebbe essere quella della prossima revisione, a giugno, degli obiettivi del Pnrr. Una recentemente c’è già stata e ha prodotto, tra le altre, lo stanziamento di incentivi per le famiglie e piccole imprese a basso reddito per l’acquisto di mezzi elettrici. Ora si punterà a dare alle industrie un aiuto per sostenere le sfide più impellenti. Ovvero le minacce dei dazi Usa, ma anche il costo e l’approvvigionamento dell’energia e la transizione digitale. 

Secondo quanto riporta il Secolo XIX, ad esempio, il Governo ha ben chiaro che il caro energia è un fardello non da poco, in particolare per un paese, come l’Italia, ancora molto dipendente dalle forniture di gas. Una chiave potrebbe essere quella di disaccoppiare il costo energetico da fonti rinnovabili e da fonti fossili, puntando su contratti pluriennali a prezzi fissi. Che dovrebbero, quindi, garantire maggiore stabilità sugli oneri.

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L’obiettivo principale, però, nel campo energetico, resta quello di sostituire la dipendenza dal gas con una produzione interna rinnovabile. Rimanendo così anche in linea con gli obiettivi comunitari e l’agenda 2030. Anche in questo campo non è facile e una delle strategie che sembra ormai prendere corpo con decisione è quella del nucleare. Gli studi sono cominciati, il disegno di legge è in arrivo in Parlamento. Tra 5-10 anni, riporta ancora il quotidiano genovese, si punta ad avere i primi mini reattori. 

Per quanto riguarda la transizione energetica e anche quella digitale, proprio nella prossima revisione Pnrr, potrebbe esserci lo stanziamento di 6 miliardi di aiuti alle industrie italiane, bloccati da ostacoli burocratici. Si tratta di crediti di imposta che si possono concedere alle aziende nell’ambito della trasformazione informatica, tecnologica e nel ramo della produzione di energia.