Editoriale Giornalismo, CityNext condivide la visione del nuovo Codice Deontologico Laura Biarella 04 June 2025 Giornalismo sempre più smart. La redazione CityNext prende atto del nuovo Codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti, ne condivide il valore e la visione, e si impegna ad applicarlo integralmente nel proprio ecosistema dell’informazione digitale e urbana. Smart city e informazione Nella cornice delle Smart City l’informazione rappresenta una delle principali infrastrutture immateriali. In particolare, assume peculiare rilievo il nuovo Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti, approvato l’11 dicembre 2024 dal Consiglio nazionale dell’Ordine, entrato in vigore lo scorso 1° giugno, che rappresenta un aggiornamento energico e necessario al panorama informativo contemporaneo. Un Codice per il giornalismo dell’era digitale Il nuovo articolato normativo è frutto di una visione moderna dell’etica giornalistica, modellata sui cambiamenti tecnologici e socioculturali in atto. Noi operatori di CityNext, come redazione attiva nei settori della tecnologia urbana, dell’innovazione e della sostenibilità, riteniamo essenziale condividere e applicare integralmente le nuove regole, che rafforzano il legame tra informazione e bene comune. Tra le innovazioni più significative, accogliamo con particolare interesse: l’art. 19, che affronta l’uso dell’intelligenza artificiale nel lavoro giornalistico. Il Codice stabilisce che l’IA non può sostituire la funzione del giornalista, e ogni utilizzo deve essere dichiarato in modo esplicito, verificato e sempre sotto il controllo umano. Questa previsione si armonizza coi principi delle tecnologie etiche nelle smart city, in cui trasparenza e responsabilità sono imprescindibili; l’art. 18, che impone il dovere di verifica e trasparenza delle fonti, inclusa l’identificazione delle stesse salvo esigenze di riservatezza. Nell’epoca della disinformazione algoritmica, la norma in argomento assume un ruolo decisivo per tutelare l’affidabilità della conoscenza pubblica; l’art. 26, il cui tenore si concentra sull’informazione ambientale, scientifica e sanitaria, riaffermando la necessità di fonti autorevoli e di cautela nel diffondere dati che possano generare allarmismi, ma anche illusioni infondate. In un framework in cui la qualità dell’informazione scientifica incide sulle politiche urbane (mobilità, salute, energia), questo principio si sposa, in modo impeccabile, con la nostra missione editoriale. Giornalismo tra etica algoritmica, privacy e inclusività Il Codice riconosce la centralità della protezione dei dati personali (art. 9) e del diritto all’oblio (art. 10), elementi ormai centrali anche nella progettazione delle città intelligenti. La gestione dei big data, dei sensori urbani e dei sistemi predittivi non può prescindere da un ecosistema informativo che tuteli l’identità individuale pure nella narrazione giornalistica. Parimenti apprezzabile ci è sembrata è l’attenzione riservata a: persone fragili, minorenni e vulnerabili (artt. 11-12), diversità di genere e orientamento sessuale (art. 13), persone migranti e rifugiate (art. 14). Questi articoli riflettono una più evoluta sensibilità etica e culturale, che riteniamo fondamentale per un giornalismo all’altezza delle società inclusive e interconnesse in cui operiamo. L’impegno della nostra redazione Come redazione specializzata nell’informazione tecnica, civica e tecnologica, ci riconosciamo a pieno nei valori e nei doveri imposti dal nuovo Codice, e ci impegniamo, quindi, a: garantire un uso consapevole e trasparente dell’IA nei nostri contenuti editoriali; adottare procedure di verifica e tracciabilità delle fonti, con attenzione alla qualità dell’informazione scientifica; salvaguardare la privacy e la dignità dei soggetti coinvolti, specie nei contesti digitali e automatizzati; offrire una narrazione inclusiva, non stereotipata, attenta alle minoranze e ai soggetti vulnerabili; promuovere uno standard etico elevato anche nella formazione dei nostri collaboratori e nel rapporto coi lettori. In un ecosistema urbano che evolve in tempo reale, l’informazione responsabile rappresenta uno strumento di coesione, sviluppo e partecipazione. Il nuovo Codice Deontologico non è soltanto un articolato di norme, bensì un manifesto etico per il giornalismo del futuro. Noi ne sposiamo pienamente lo spirito, consapevoli che ogni parola pubblicata contribuisce a plasmare le città e le società di domani. Laura Biarella