Pavia, la Provincia frena il nuovo parco fotovoltaico: prima la verifica di impatto ambientale

Pavia, la Provincia frena il nuovo parco fotovoltaico: prima la verifica di impatto ambientale

La Provincia di Pavia ha bloccato il via libera al progetto del parco fotovoltaico di 15,4 ettari, prima la verifica di impatto ambientale

Il fotovoltaico è una delle risorse fondamentali che può supportare la transizione energetica dell’Italia verso una maggiore produzione di elettricità da fonti green. Ma proprio perché deve essere sostenibile, non può prescindere dal non avere impatto sull’ambiente. Ed è la principale delle ragioni con cui la Provincia di Pavia ha motivato la sua decisione di non autorizzare ancora la costruzione del grande parco di pannelli solari di Fossarmato, ad opera della milanese Renantis Solutions.

Una distesa di impianti fotovoltaici che dovrebbe ricoprire un’area di 15,4 ettari con oltre 17mila pannelli, suddivisa in tre progetti distinti ma poi, alla fine, destinati a diventare un tutt’uno. Il disegno “Pavia 1”, secondo quanto rivelato da Il Giorno, consterebbe di 4.368 pannelli su 4,62 ettari, il “Pavia 2” avrebbe un’estensione di 3 ettari e 3.408 pannelli. Infine il “Pavia 3” sarebbe il più grande, con 9.576 pannelli su 7,84 ettari. Ma la Provincia pavese ha fermato l’autorizzazione con procedura semplificata per dare spazio prima alla verifica di impatto ambientale. 

Pavia, in stand-by il progetto del parco fotovoltaico di 15,4 ettari: le motivazioni

Pavia, la Provincia frena il nuovo parco fotovoltaico: prima la verifica di impatto ambientale

LEGGI ANCHE Ue, emissioni nocive: passi avanti incoraggianti sugli obiettivi 2030. L’annuncio della commissione

Il problema, in sostanza, sono le aree su cui dovrebbero estendersi i 15,4 ettari di impianto fotovoltaico. Innanzitutto si trovano in vicinanza di riserve come la garzaia di Porta Chiossa e quella della Carola, quindi in luoghi soggetti a vincoli paesaggistici. Poi, nel tempo, il progetto è lievitato, così lo spazio originariamente ipotizzato si è ingrandito, arrivando a sfiorare zone dedicate alla coltivazione del riso Carnaroli, bene pregiato ed eccellenza locale.

In più “Pavia 1”, “Pavia 2” e “Pavia 3” si estenderebbero in zone con criticità idraulica di medio livello. Inoltre c’è la vicinanza al limite del consentito ad alcuni impianti produttivi locali. Il territorio in cui dovrebbe sorgere il parco di pannelli solari, insomma, interesserebbe circa 420mila persone tra residenti e lavoratori, oltre ad avere potenziali ricadute sull’ambiente e l’ecosistema. Ecco perché la Provincia, conscia dell’importanza che può avere un impianto fotovoltaico così esteso, ha comunque bloccato la procedura semplificata della realizzazione dei tre progetti. Per verificare che l’energia green che risulterebbe dalle installazioni abbia anche un impatto ridotto sull’ambiente.