Esg Malta investe nell’energia rinnovabile: obiettivo 25% entro il 2030. Le strategie messe in campo Redazione 09 June 2025 Malta ha in piano di raggiungere quota 25% dell’energia nazionale da fonte rinnovabile entro il 2030: le iniziative per raggiungere lo scopo L’energia elettrica da fonte rinnovabile è ormai un obiettivo comune a tutti i Paesi dell’Eurozona e Malta non fa eccezione. La transizione energetica verso il green ha obiettivi ben precisi, con una scadenza comune al 2030. Anno entro cui la Repubblica maltese intende avere il 25% del suo fabbisogno di elettricità derivato da risorse pulite e a emissioni zero. Si tratta di un piano ambizioso, che punta a una crescita del 10% in sette anni. Nel 2023 l’energia rinnovabile del Paese era pari al 15% del totale, mentre nel 2013 era del 3,76%, secondo dati Italpress. Questo significa che in 10 anni è cresciuta del 12%, mentre qui Malta vuole arrivare al 25% in ancora cinque anni e mezzo di tempo. Per farlo ha studiato il Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (NECP). L’Autorità prevede che le emissioni derivanti dalla produzione di energia elettrica diminuiranno del 77% rispetto al 2005, grazie soprattutto al secondo interconnettore elettrico e ai nuovi sistemi di accumulo su larga scala. Nel settore dei rifiuti, si stima the le emissioni si ridurranno del 59% entro il 2030 rispetto al 2021. Malta, dalla gestione dei rifiuti alle installazioni di impianti green: così l’Autorità pianifica di avere il 25% di rinnovabile entro il 2030 Malta investe nell’energia rinnovabile: obiettivo 25% entro il 2030. Le strategie messe in campo LEGGI ANCHE Italia, Comunità Energetiche Rinnovabili: il primo sportello regionale è in Liguria Il piano consta di varie strategie per cercare di ridurre le emissioni e portare la quota di energia rinnovabile a una percentuale più significativa rispetto a prima. Si va dall’ottimizzazione della raccolta rifiuti a soluzioni per catturare il gas di discarica, passando per incentivi (o obblighi, in alcuni casi) all’installazione di impianti green per la produzione di elettricità nelle abitazioni di vecchia e nuova costruzione. Servirà poi un investimento anche nel settore del trasporto pubblico, ad ora considerato il principale responsabile delle emissioni della Repubblica.