Italia, rinnovabili in crescita: ma il target del 2030 è ancora lontano. Ecco cosa serve

Italia, rinnovabili in crescita: ma il target del 2030 è ancora lontano. Ecco cosa serve

Lo studio sulle energie rinnovabili in Italia: per raggiungere il target del 2030 serve un incremento annuo del 40%

A che punto è l’Italia nel processo di transizione energetica? La School of Management del Politecnico di Milano ha redatto il Renewable Energy Report 2025, uno studio che fotografa la condizione delle energie rinnovabili in Italia nel 2024.

Lo scorso anno è stato chiuso con un aumento complessivo del 16% rispetto al 2023. Per il secondo anno di fila si registra un aumento del fotovoltaico, con le nuove installazioni che hanno superato i 5 GW, portando così la potenza totale annuale a 6.027 MW (+15%), mentre c’è stata un’inversione di tendenza per l’eolico (612 MW, +26%).

Rinnovabili Italia, cosa serve per il 2030

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Il fotovoltaico si conferma il traino delle energie rinnovabili in Italia, anche se qualcosa – stando al report – è cambiato: sono diminuiti i nuovi impianti – 281.981 contro i 373.929 del 2023 – ma sono aumentate le installazioni di taglia media.

Resta marginale, invece, l’eolico. Ci sono stati 61 nuovi impianti di fascia superiore a 1 MW, mentre il numero totale di installazioni è passato da 82 a 84 unità. Il confronto con gli altri paesi europei, però, sottolinea il ritardo dell’Italia: l’eolico è solo il 26% della capacità rinnovabile, mentre in Germania il 42% e in Spagna e Francia il 50%.

L’Italia è indietro anche sul target del 2030. La crescita è ben indietro rispetto a quanto servirebbe per raggiungere la capacità totale di 107 GW. Attualmente si è a 50 Gw, che significa dover incrementare del 40% all’anno da qui al 2030. Un obiettivo lontano e poco compatibile, per il momento, con la crescita attuale.