Liguria, maxi investimento nella videosorveglianza: potenziamento in 142 Comuni della Regione

Liguria, maxi investimento nella videosorveglianza: potenziamento in 142 Comuni della Regione

La Regione Liguria investe nella sicurezza, potenziata la videosorveglianza in 142 Comuni con un totale di 5,7 milioni di euro di finanziamenti

La videosorveglianza in Liguria è destinata ad aumentare sensibilmente nei prossimi mesi. E su tutto il territorio regionale. In particolare in quelle piccole realtà che, finora, avevano un servizio scarso se non completamente assente. È un maxi investimento quello che la Regione ha approvato con la seconda tranche di finanziamenti del Piano Strategico Regionale 2025.

Per le spese riservate alla sicurezza per i liguri, saranno 4,3 i milioni di euro stanziati a livello regionale per potenziare i sistemi di videosorveglianza in 142 Comuni che hanno fino a 3mila abitanti. Proprio gli enti locali, poi, contribuiranno alla spesa versando altri 1,4 milioni di euro. Facendo arrivare quindi a 5,7 milioni il totale di investimenti in telecamere e circuiti moderni. Nel dettaglio, i Comuni finanziati sono 47 in provincia di Imperia, 46 in provincia di Savona, 37 in provincia di Genova e 12 in provincia della Spezia.

Liguria, 5,7 milioni di euro per la videosorveglianza nei piccoli Comuni, Ripamonti: “Criterio dei tremila abitanti prioritario”

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Liguria, maxi investimento nella videosorveglianza: potenziamento in 142 Comuni della Regione

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Quindi sarà una distribuzione, più o meno omogenea, su tutto il territorio della Liguria. E avranno accesso ai finanziamenti circa il 60% delle realtà locali che hanno presentato la candidatura. Sono infatti circa 200 le domande pervenute alla Regione, una cifra vicina al 90% dei Comuni liguri. Motivo di soddisfazione dell’assessore regionale alla Sicurezza, Paolo Ripamonti:

Un risultato eccellente, che dimostra quanto il tema della sicurezza sia sentito a livello locale. Questo intervento è frutto di un confronto con le amministrazioni comunali: è proprio ascoltando le esigenze che abbiamo scelto di fissare il criterio dei 3mila abitanti come prioritario, per sostenere quei comuni con minori risorse, alcuni dei quali erano ancora privi di qualunque sistema di videosorveglianza

Gli investimenti andranno quindi ad aiutare le comunità più piccole e con meno risorse finanziarie per poter investire sulla videosorveglianza, tra nuove installazioni o potenziamento di quelle vecchie.