Smart Road Metropolitana Napoli, chiuse tre stazioni della linea 1: odissea per i pendolari, ma il Comune si difende. La ricostruzione Redazione 25 June 2025 Mobility Sicurezza Chiuse tre stazioni della Linea 1 della metropolitana di Napoli: grandi disagi, ma il Comune si difende. Era a rischio la sicurezza Problemi di mobilità a Napoli per la chiusura di ben tre stazioni della linea 1 della metropolitana. I disagi sono cominciati lunedì 24 giugno e andranno avanti fino al 15 settembre. Quasi tre mesi di chiusura per consentire il rifacimento dei binari delle stazioni di Piscinola, Chiaiano e Frullone. Secondo Anm questi lavori non si sarebbero potuti rimandare. Troppo alto il rischio per la sicurezza dei viaggiatori. Di contro, però, ci sono i disagi per i tanti lavoratori e pendolari che, ogni giorno, frequentano la metropolitana. I bus sostitutivi non bastano, con il disagio che, come racconta Il Mattino, si è concentrato nelle prime ore della mattinata. Napoli, lavori necessari sulla Linea 1 Metropolitana Napoli, chiuse tre stazioni della linea 1: odissea per i pendolari, ma il Comune si difende. La ricostruzione LEGGI ANCHE Roma, pronti nuovi incentivi per la sharing mobility: da luglio fondi per auto, scooter, e-bike e monopattini Caos per l’attesa dei bus, ressa, ritardi delle corse e sovraffollamento. Una vera e propria odissea pr i pendolari, con qualche passeggero che si è sentito male per la mancanza d’aria. Una serie di disagi che si è estesa anche al traffico cittadino, intasato dalle nuove corse dei bus sostitutivi. Il sindaco Gaetano Manfredi si difende dalle accuse. I lavori sono necessari per garantire la sicurezza dopo trent’anni in cui la manutenzione delle stazioni in questione non è stata fatta: Non si è fatta manutenzione per trent’anni. I lavori erano inevitabili. La manutenzione è necessaria. Non si è fatta manutenzione per trent’anni e quindi oggi noi stiamo rifacendo praticamente tutto. Abbiamo cambiato il segnalamento della metropolitana, tutti i binari, gli ascensori, le scale mobili. C’è un obbligo di legge ma anche di sicurezza per i cittadini.