Misc Milano, barriere architettoniche alle fermate del bus: il Comune risarcisce 105 euro al giorno a una donna disabile. La storia Redazione 26 June 2025 Il Comune di Milano, per una sentenza del Tribunale, deve risarcire una donna in sedia a rotelle con 105 euro al giorno per via delle barriere architettoniche alle fermate dell’autobus in città Le barriere architettoniche rappresentano un ostacolo non da poco nelle città per le tante persone che hanno difficoltà motorie. E posso causare danni come l’impossibilità a fare certi spostamenti, oppure disagi nel poter usufruire di mezzi pubblici. Così che, in alcuni casi, i cittadini possono chiedere un risarcimento per i danni subiti. A proposito di questo, a Milano sta andando in scena una vicenda che può fare scuola. Si parte dal 2023, quando una donna con disabilità si era rivolta al Giudice dell’Esecuzione denunciando la discriminazione subita in ben 7 fermate di autobus e tram della città. Accertate le difficoltà oggettive della signora a spostarsi a causa delle barriere architettoniche, il Tribunale aveva intimato al Comune meneghino di provvedere all’abbattimento di tutti gli ostacoli entro la fine dello stesso anno. Ma questo non è avvenuto. Così che la donna ha deciso di far valere i suoi diritti e, il 5 maggio scorso, ha vinto la causa. Il Giudice dell’Esecuzione le ha dato ragione a scapito del Comune, come riporta Libero, e adesso dovrà pagare. Milano, donna disabile vince la causa per le barriere architettoniche: 105 euro al giorno dal Comune fino a fine lavori di abbattimento Milano, barriere architettoniche alle fermate del bus: il Comune risarcisce 105 euro al giorno a una donna disabile. La storia LEGGI ANCHE Milano, il Garante del Verde avverte il Comune: basta consumo di suolo, la Natura al centro della trasformazione urbana. Il comunicato Secondo quanto disposto dal Tribunale, ora Milano dovrà risarcire 15 euro al giorno per tutte e 7 le fermate dei mezzi pubblici incriminate, per un totale di 105 euro al giorno. Il tutto a partire dal 5 maggio, giorno in cui la sentenza è diventata effettiva. La donna, ad oggi, dovrebbe aver ricevuto già oltre 5.000 euro e non c’è un tetto massimo di risarcimento. Perché il Giudice ha disposto che il Comune devolva indennizzi alla persona con disabilità fino a che i lavori di adeguamento delle fermate dei mezzi pubblici non siano terminati. Un modo anche per incentivare il municipio milanese a provvedere fin da subito a risolvere questa problematica, che ostacola non solo questa donna che ha fatto valere i suoi diritti in un’aula di Tribunale. Ma rappresenta un problema che affligge tante altre persone che hanno diritto a usufruire della strada e degli spazi pubblici in modo semplice e agevole.