Scambio di informazioni tra auto per diminuire gli incidenti: lo studio del Politecnico di Milano per la mobilità Smart

Scambio di informazioni tra auto per diminuire gli incidenti: lo studio del Politecnico di Milano per la mobilità Smart

Le auto intelligenti per diminuire gli incidenti, il Politecnico di Milano sperimenta tecniche di scambio informazioni tra veicoli

Auto intelligenti per rendere le strade sempre più sicure. Le smart road passano anche da qui, dall’implementazione delle possibilità che la tecnologia fornisce a ogni veicolo per prevenire ogni pericolo alla guida. Anche permettendo ai mezzi di comunicare fra loro. 

Si tratta di un sistema alla base di alcune sperimentazioni che il Politecnico di Milano sta conducendo, in particolare grazie alle tecnologie V2X, ovvero Vehicle to Everything. Lo riporta l’Osservatorio Connected Vehicle and Mobility del PoliMi. In sostanza, l’auto che sta procedendo, grazie a queste funzionalità, può comunicare con gli altri attori della strada, in particolare i mezzi in moto con cui sta condividendo la marcia. Ma può ricevere segnali anche dai pedoni e ciclisti, per esempio, grazie alle antenne 5G che sono in grado di localizzarli. E, quindi, inviando il segnale all’auto, la avverte di un pericolo imminente o di un potenziale rischio di incidente. E quindi induce l’autista a frenare.

Anche se, questo tipo di tecnologie, porta inevitabilmente a sviluppi importanti riguardo la guida autonoma, grazie a sistemi di mobilità integrata che possono permettere di aumentare la sicurezza stradale. I segnali di pericolo o le comunicazioni tra veicolo e veicolo possono rendere sempre più indipendente il mezzo dal pilota umano, con possibili benefici per gli incidenti.

Smart road e sicurezza stradale, dagli pneumatici intelligenti al rilevamento pedoni e ciclisti delle auto: le ricerche del Politecnico di Milano

Scambio di informazioni tra auto per diminuire gli incidenti: lo studio del Politecnico di Milano per la mobilità Smart

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I sistemi V2X che il Politecnico di Milano sta studiando con altri attori (istituzioni e produttori), per esempio, vertono anche sugli pneumatici, che, grazie a sensori, possono comunicare con il veicolo intelligente. In caso di condizioni instabili, il mezzo può inviare ed elaborare segnali. Innanzitutto, l’auto potrebbe essere in grado di adattare la marcia ad asfalti sdrucciolevoli o particolarmente bagnati. E poi, grazie alle connessioni che può sviluppare con antenne 5G e altri mezzi, può informare gli altri attori, sollecitando pure interventi di manutenzione.

Anche perché l’obiettivo è certamente comunicare con gli altri veicoli, ma l’ambizione è proprio quella di farlo con “everything” all’interno delle città sempre più Smart. Il Politecnico di Milano studia anche l’integrazione dei sistemi delle sue auto intelligenti, ad esempio, con quelli semaforici. Per stabilire connessioni che rendano la fruizione delle strade sempre più sicura e all’avanguardia.