Esg Auto elettriche, le politiche in Cina e USA preoccupano: ma l'Europa continua a crederci Redazione 16 July 2025 In Cina rallenta la crescita delle auto elettriche, negli USA sospesi i sostegni, mentre in Europa rimane il blocco ai veicoli a combustione dal 2035 Le auto elettriche sono il futuro? Dopo un periodo in cui i veicoli di questo tipo hanno rappresentato una soluzione al problema dell’inquinamento dovuto alle emissioni delle auto a benzina e diesel, stiamo entrando in un periodo che i precari equilibri internazionali possono stravolgere. Come si legge su Gazzetta.it, dagli Stati Uniti stanno arrivando i segnali di una frenata, mentre in Cina sembra che il sistema possa andare avanti solo grazie alle esportazioni, complicate dai dazi da parte di USA ed Europa. Questo mentre l’UE ha imposto il blocco alla vendita delle auto con motore termico da gennaio 2035. Auto elettriche, cosa sta succedendo tra Europa, Cina e USA Auto elettriche, le politiche in Cina e USA preoccupano: ma l’Europa continua a crederci LEGGI ANCHE Autolinee Toscane, attenzione alle truffe: abbonamenti falsi venduti via social. Il comunicato Le vendite in Cina hanno presentato ottimi dati a giugno (+18,6% rispetto allo stesso mese del 2024). Nel Paese, tuttavia, è in corso un’incentivazione che prevede un bonus di 1.790 euro nel caso di acquisto di una vettura elettrificata con rottomazione di una tradizionale. In diverse province, però, i fondi sarebero stati esauriti a giugno ed è in corso una guerra sui prezzi. Il rischio presentat dai dazi alle auto cinesi può innescare una crisi di sovracapacità pericolosa. Negli USA Donald Trump si sta opponendo all’auto a batteria. Tanto che nello stato della California è stata cancellata la legge che imponeva il blocco alla vendita di auto a combustione dal 2035. Un segnale di come due delle più grandi economie del pianeta stiano ripensando alle loro politiche sull’elettrico. Mentre in Europa si va avanti con le politiche sull’auto elettrica, anche se le vendite – arrivate a 701.089 unità nei primi 6 mesi del 2025 – non giusticiano, al momento il blocco dal 1° gennaio 2035. Un problema che Bruxelles dovrà affrontare, anche confrontandosi con le altre politiche internazionali.