Tech Italia, ecco il primo docente-avatar: il gemello digitale del professore disponibile h24. Il progetto pilota Redazione 16 July 2025 Le università di Bologna e dell’Insubria hanno creato il primo prototipo di docente digitale in Italia, un avatar gemello del professor Tosi Un professore sempre disponibile, a qualsiasi ora del giorno, perfettamente capace di trattare la sua materia. Sembrerebbe umanamente impossibile essere pronti a dare consulenze o spiegazioni h24. E infatti questo docente non è umano. Si tratta di un prototipo digitale, un progetto pilota creato dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Università dell’Insubria, che ha creato un gemello virtuale, in 3D, del professor Davide Tosi, che è titolare della cattedra di Big Data presso l’ateneo lombardo. Si tratta di una vera e propria copia digitale del professore, col suo aspetto tridimensionale, riproduce i suoi movimenti e ha anche la stessa voce. Un vero e proprio sostituto del docente che, quindi, è perito anche delle materie che egli insegna. È stato istruito esattamente con tutto il materiale dei corsi tenuti da Davide Tosi, per cui, spiegano i ricercatori che curano il progetto, il margine di falsità che potrebbe dire una volta consultato è lo stesso che può avere il professore in carne e ossa. Ed ecco perché il gemello digitale del docente, sviluppato per la prima volta in Italia da UniBo e UnInsubria, potrebbe cambiare il volto dell’insegnamento. Italia, il docente-avatar digitale per aiutare gli studenti. Rivoluzione nell’insegnamento: “Ma non può sostituire il professore umano” Italia, ecco il primo docente-avatar: il gemello digitale del professore disponibile h24. Il progetto pilota LEGGI ANCHE Terni, nasce il sindacato per la difesa dei robot. I dettagli Dotato di intelligenza generativa, il professore virtuale potrebbe quindi rispondere ai quesiti degli studenti ad ogni ora del giorno, con massima disponibilità e dovizia di argomentazioni per soddisfare i dubbi. Come se fosse l’insegnante vero e proprio. Già esistono, per esempio nei call center in vari settori, risponditori automatici per assolvere alle problematiche più basilari. Ma, in questo caso, è una fedele riproduzione tridimensionale del professore a farlo, con la sua stessa voce e la medesima padronanza degli argomenti. Dunque il nuovo digital-twin del professore potrebbe aiutare gli studenti a capire concetti complessi con spiegazioni ad hoc per loro, in qualunque momento loro necessitino. Un passo avanti che potrebbe di gran lunga rivoluzionare l’insegnamento, pur non sostituendo l’insegnante. Davide Tosi, infatti, è convinto che il professore umano e le lezioni in presenza siano necessarie. riporta Adnkronos: il digital twin non deve e non dovrà mai sostituire il docente ma deve rimanere un elemento di supporto, un’estensione alla creatività umana. Le lezioni in aula e in presenza sono fondamentali per l’apprendimento degli studenti: è come dire che non servono più i docenti perché tanto ci sono le slide dell’insegnamento sulla piattaforma e-learning. No, le slide o i libri di testo non sono sufficienti per affrontare un esame universitario