Austria: più formazione, più sicurezza

Austria: più formazione, più sicurezza

Dal 2003 l’Austria ha introdotto la Mehrphasen Ausbildung, un percorso formativo obbligatorio strutturato su più fasi per i neopatentati.

Il programma prevede ulteriori momenti di “scolarizzazione” alla guida, che non si ferma al conseguimento della patente, proseguendo con una serie di step per affinare la pratica alla guida, correggere eventuali errori e verificare le capacità degli automobilisti, rendendo le strade più sicure grazie a una maggiore consapevolezza di chi è al volante.

I corsi di perfezionamento sono realizzati da istruttori qualificati per le perfektionsfahrten in strutture specializzate (ÖAMTC/ARBÖ/Fahrsicherheitszentren) per il training.

Corsi di perfezionamento 

Classe B (automobile)

La “Mehrphasenausbildung” per la patente B comprende tre moduli obbligatori, da completare entro 12 mesi dall’esame di licenza di guida.

Prima Perfektionsfahrt

Tra il secondo e il quarto mese, il sistema di guida austriaco prevede due ore di formazione con un istruttore specializzato, che include una fase di autovalutazione del neopatentato e di valutazione dell’istruttore.

Fahrsicherheitstraining

Tra il terzo e il nono mese, il corso prosegue con 6 ore di lezioni, comprensive di una parte teorica e di una pratica, con prove di abilità in un circuito, per preparare il conducente in situazioni di pericolo, come frenate d’emergenza, slalom e aquaplaning.

Sempre entro 9 mesi dal conseguimento della licenza di guida, è previsto  un incontro di gruppo condotto da uno psicologo, per aumentare la consapevolezza ed analizzare le reazioni emotive al volante nelle situazioni di pericolo. 

Seconda Perfektionsfahrt

Dopo i primi sei mesi dalla patente e comunque entro il termine dell’anno, rispettando un intervallo di almeno 3 mesi dalla prima uscita, il neopatentato si cimenta in un focus su guida ecologica e sicurezza, con approfondimenti su consumi del veicolo, strategie per risparmiare carburante e ulteriori consigli per colmare le eventuali carenze al volante.

In caso di inosservanza del percorso formativo, dopo 4 mesi dal conseguimento, è esteso il periodo di prova della patente e, successivamente, può essere revocata.

Classe A (motocicletta A1/A2/A)

Per i motociclisti sono previsti due sessioni formative, da completare entro 14 mesi.

Fahrsicherheitstraining

Tra il 2° e il 12° mese dopo la patente: un corso pratico teorico e gruppo psicologico.

Perfektionsfahrt
Tra il 4° e il 14° mese, almeno due mesi dopo il training: due ore su strada per perfezionare lo stile di guida.

Benefici sulla sicurezza

Le analisi condotte dall’ÖAMTC (Österreichischer Automobil-, Motorrad- und Touring Club) e da Statistik Austria confermano un impatto significativo della normativa che ha introdotto l’obbligatorietà dei corsi di guida sicura sul numero degli incidenti e delle vittime.

Le statistiche

Nel biennio 2021-2023  sono infatti diminuiti del 37,2% gli incidenti in auto con decessi o infortuni importanti rispetto al periodo compreso fra il triennio 2000-2002 (quindi appena prima dell’approvazione della legge).

La percentuale percentuale si impenna al 57,7% fra i giovani nella fascia tra i 17 e i 24 anni.

I numeri – dichiara Karl Martin Studener, amministratore delegato di Öamtc Driving Technology Austria – vedono anche il calo del numero di decessi, diminuiti del 63,5% degli over25 e dell’80,2% tra i 17-24enni.

Il calo più consistente degli scontri gravi che coinvolge la fascia giovane della popolazione segnala chiaramente il contributo del percorso formativo obbligatorio 

Dopo oltre vent’anni dall’introduzione normativa dell’obbligatorietà dei corsi di guida sicura, in Austria sono stati formati oltre 800.000 neopatentati, portando a una crescita della consapevolezza e della diffusione delle regole di guida sicura.

Impatto sociale ed economico

L’obbligatorietà dei percorsi formativi ha un impatto sociale ed economico importante, creando maggiore consapevolezza e preparazione tecnica nelle situazioni di pericolo: sono infatti ridotti i costi sociali degli incidenti, con la salvaguardia della vita umana e della salute  fisica dei  cittadini, portando vantaggi anche in termini di minori esborsi assicurativi, risparmi per gli ospedali e le Forze dell’Ordine.

L’esperienza positiva austriaca viene citata come esempio da replicare.

In Baviera, l’ADAC propone modelli simili seguendo l’esempio austriaco.

In Italia, l’incidentalità stradale costa allo Stato oltre 18 miliardi di euro annui, pari all’1% del PIL, quindi il Paese guarda con interesse alle buone pratiche che possano portare benefici umani e reddituali, a tutela della mobilità in sicurezza.

Roberta Mordini