Smart Road Genova, crisi Amt: Comune, Città Metropolitana e Regione Liguria anticipano 30 milioni di euro Redazione 24 July 2025 Amt in crisi, presentato il piano di rientro per l’azienda di trasporto pubblico di Genova, intanto Comune, Città Metropolitana e Regione arrivano in soccorso Amt, l’azienda di trasporto pubblico della Città Metropolitana di Genova, sta attraversando una fase complicata e urgono risposte al buco di bilancio che, stando alle ultime notizie emerse, ammonterebbe a circa 83 milioni di euro. Nelle scorse ore è stato presentato un piano di rientro, richiesto dal Collegio sindacale e dai revisori dei conti per evitare che si procedesse con l’apertura dello stato di crisi dell’azienda. Il disegno, formulato con la consulenza di alcuni professionisti, ha tracciato alcune linee guida per far sì che Amt riesca ad arrivare a settembre sulle sue gambe, garantendo continuità del servizio. Non ci dovrebbero essere, almeno fino al 1°ottobre, aumenti sulle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti. Prezzi e agevolazioni sembra possano restare così come sono attualmente. Il possibile ripensamento delle tariffe è parte del piano di rientro, ma per il momento non dovrebbe avvenire. Serve invece immediatamente recuperare i crediti che l’azienda di trasporto pubblico genovese vanta con gli enti pubblici liguri e poi quelli derivanti dalle multe. Amt, da Comune, Regione e Città Metropolitana di Genova arrivano 30 milioni: niente aumenti delle tariffe fino a ottobre Genova, crisi Amt: Comune, Città Metropolitana e Regione Liguria anticipano 30 milioni di euro LEGGI ANCHE Genova, c’è il progetto degli “autobus del mare”: cos’è e quali Comuni può collegare. Ecco quanto costerebbe Se non è semplice reperire quelli che spetterebbero ad Amt per via delle sanzioni inflitte, è in arrivo un supporto immediato da Comune di Genova, Regione Liguria e Città Metropolitana genovese. Anticiperanno circa 30 milioni di euro, tra finanziamenti, rate del contratto di servizio e riscossione anticipata delle sanzioni. Si tratta di una prima, importante boccata d’ossigeno per l’azienda, che potrebbe così garantire continuità di servizio nel breve-medio termine. Servirà poi procedere con ulteriori introiti, che potranno derivare anche da un’ottimizzazione dell’organizzazione del servizio. Così da evitare sprechi e risparmiare dove si può, garantendo il più possibile le corse necessarie alla cittadinanza. Che, però, dall’autunno potrebbe dover pagare di più il biglietto. Per il momento, gli enti governativi locali scendono in campo in aiuto ad Amt. Nell’attesa delle prossime revisioni e di un necessario aumento di capitale. Che potrebbe essere di ulteriori 40 milioni.