Smart Road Umbria-Toscana, nel protocollo d'intesa anche il progetto "Medio-Etruria" per l'Alta Velocità Redazione 28 July 2025 Mobility Umbria e Toscana hanno firmato un protocollo di intesa in cui figura anche il progetto Medio Etruria per l’Alta Velocità Regione Umbria e Regione Toscana hanno firmato un protocollo d’intesa su “risorse idriche, sanità, infrastrutture, mobilità e lotta attiva agli incendi boschivi nei territori di confine”. Tra le voci di questo protocollo, deliberato il 22 luglio su proposta dell’assessora Simona Meloni, c’è anche quella relativa alla stazione dell’Alta Velocità “Medio Etruria”. Le due regioni, da tempo, stanno puntando a completare il sistema di infrastrutture interregionale. Serve più accessibilità, più sicurezza e sostenibilità nei collegamenti. E, tra le priorità condivise, figura anche “il collegamento viario tra Cortona e la Bettolle–Perugia, infrastruttura strategica per l’accessibilità dell’area del Trasimeno e per l’interconnessione con l’asse dell’Alta Velocità”. Umbria-Toscana, i dettagli del protocollo Umbria-Toscana, nel protocollo d’intesa anche il progetto “Medio-Etruria” per l’Alta Velocità LEGGI ANCHE Milano, ad agosto chiude il passante ferroviario: ecco le stazioni sospese e tutte le informazioni La questione principale è la futura stazione Alta Velocità “Medio Etruria”, il cu percorso per la progettazione è partito nel 2022. In quell’anno, a ottobre, fu firmato un Protocollo d’Intesta tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, le Regioni Toscana e Umbria e la Rete Ferroviaria italiana. L’obiettivo era individuare la soluzione migliore per inserire nella rete nazionale ad alta velocità la Toscana centro-meridionale e l’Umbria. Qualche criticità è rappresentata dalla località di Creti, che presenta problemi infrastrutturali. “A partire dalla mancanza di collegamenti ferroviari diretti e di una rete stradale adeguata, in particolare verso i centri principali delle due Regioni. Limiti che rischiano di compromettere l’efficacia dell’investimento e di risultare non coerenti con il Regolamento (UE) 2024/1679, che assegna priorità strategica all’interoperabilità dei sistemi ferroviari e alla connessione ferro-ferro, quale asse portante della transizione ecologica”. E ancora, nel protocollo, si legge che “si conferma l’interesse a mantenere e potenziare le infrastrutture esistenti. A partire dalle stazioni ferroviarie di Arezzo, Chiusi e Perugia, già servite da servizi a media e lunga percorrenza e collegate alle reti viarie principali. Questa impostazione rappresenta una scelta pragmatica, economicamente sostenibile e potenzialmente più efficace nel breve termine”.