Roma Capitale diventa "ente autonomo e costitutivo" della Repubblica

Roma Capitale diventa “ente autonomo e costitutivo” della Repubblica

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera il 30 luglio 2025 a una storica riforma costituzionale che riconosce Roma Capitale come un ente autonomo e costitutivo della Repubblica, accanto a Comuni, Provincia, Città metropolitane, Regioni e Stato.

Specificità istituzionale

La modifica dell’articolo 114 della Costituzione attribuisce a Roma una specificità istituzionale senza precedenti, evidenziando come «Roma non è una città come le altre», bensì un soggetto con un ruolo centrale nella vita politica, culturale ed economica nazionale.

Potestà legislativa

La riforma conferisce a Roma Capitale una potestà legislativa in materie di vitale interesse quotidiano per i cittadini, quali:

  • Trasporto pubblico locale

  • Polizia amministrativa locale

  • Governo del territorio

  • Commercio

  • Valorizzazione dei beni culturali e ambientali

  • Promozione e organizzazione di attività culturali

  • Turismo

  • Artigianato

  • Servizi e politiche sociali

  • Edilizia residenziale pubblica

  • Organizzazione amministrativa

Queste funzioni legislative saranno esercitabili a partire dalle prime elezioni dell’Assemblea di Roma Capitale dopo l’entrata in vigore della legge costituzionale.

Nel frattempo, continueranno ad applicarsi le norme della Regione Lazio e saranno previsti meccanismi di coordinamento fra Stato, Regione e Roma Capitale in caso di autonomia differenziata regionale.

Autonomia amministrativa e finanziaria

La riforma aggiunge, inoltre, che una legge dello Stato, approvata a maggioranza assoluta e sentiti il Consiglio della Regione Lazio e l’Assemblea elettiva di Roma Capitale, disciplinerà l’ordinamento del nuovo ente, garantendo condizioni peculiari di autonomia amministrativa e finanziaria e definendo forme di decentramento amministrativo, comprese le nuove funzioni dei Municipi di Roma.

Quote

Il presidente Meloni ha sottolineato che con questa riforma «restituiremo a Roma il valore che la storia le riconosce», evidenziando come la capitale rappresenta la «Città Eterna», crocevia di cultura, religione e istituzioni nazionali e internazionali, e punto di riferimento per il futuro del Paese.

Investire nel rilancio e nell’autonomia di Roma significa dunque investire nel futuro dell’Italia stessa.

Dimensione istituzionale nuova

Questa modifica costituzionale rappresenta uno step fondamentale per una governance più efficace del vasto e complesso territorio della capitale, adeguandone l’assetto istituzionale alle challenge contemporanee e alle peculiarità che la rendono unica tra le città italiane ed europee.

In sintesi, Roma Capitale acquisisce una nuova dimensione istituzionale che le garantisce autonomia e poteri legislativi in un ampio spettro di materie, aprendo la strada a un governo più diretto e responsabile della città, con effetti rilevanti per la gestione urbana, i servizi ai cittadini, la tutela del patrimonio e la promozione economica e culturale.