Infrastrutture strategiche PNRR-PNC, lo stato di attuazione

Infrastrutture strategiche PNRR-PNC, lo stato di attuazione

Infrastrutture strategiche PNRR-PNC, pubblicato il report sullo stato di attuazione aggiornato al maggio 2025

Le infrastrutture strategiche rappresentano il motore della transizione delle città italiane verso modelli più smart e sostenibili.

Il recente Rapporto intermedio sullo stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie della programmazione PNRR-PNC”, aggiornato al 31 maggio 2025 e predisposto dalla Camera dei deputati in collaborazione con ANAC e CRESME, offre un quadro puntuale su investimenti, avanzamenti e criticità dell’ambizioso programma nazionale.

PNRR-PNC, quadro generale degli investimenti

– Costo complessivo: 71,5 miliardi di euro, con una forte riduzione (-11,4 miliardi) rispetto a giugno 2024 dovuta a definanziamenti e rimodulazioni di alcuni progetti chiave come la AV-AC Salerno-Reggio Calabria e altre tratte ferroviarie e portuali.
– Finanziamenti disponibili: circa 66 miliardi, il 92% della copertura necessaria, con un fabbisogno residuo di poco superiore ai 5,7 miliardi.

La maggior parte dei fondi proviene dal PNRR (28,1 miliardi), PNC (6,9 miliardi), FSC 2021-2027 (2,3 miliardi) e ulteriori finanziamenti pubblici e privati (28,5 miliardi).

I progetti ferroviari attraggono la fetta maggiore di investimenti: il 61% delle risorse, quasi 43,5 miliardi, destinati a potenziamento, rinnovo e digitalizzazione delle reti.

Sud, isole e Centro-Nord, ripartizione territoriale

L’analisi territoriale rivela una prevalenza degli investimenti a favore del Centro-Nord (60%, pari a 42,4 miliardi), mentre Sud e isole beneficiano di circa il 38% delle risorse (27,3 miliardi).

I finanziamenti PNRR sono maggioritari al Centro-Nord (58%), mentre quelli PNC e FSC si concentrano soprattutto al Sud (57%) mostrando la volontà di ridurre i divari storici tra le aree del Paese.

Avanzamento lavori, percentuali e cantieri

Il Rapporto evidenzia una notevole accelerazione rispetto al 2024:
Progetti PNRR: 95% dei lavori sono già in corso. Sommando quelli in gara, aggiudicati o prossimi all’avvio si sale al 99%.
Progetti PNC e FSC: il 50% è in corso di realizzazione.
– Nei territori, il Centro-Nord mostra il 97% dei progetti PNRR in corso, il Sud il 91%.

Solo una minima parte risulta ancora in progettazione, gara o appena ultimata.

Tipologie di interventi, focus su ferrovie, mobilità sostenibile e porti

Rete ferroviaria: il comparto trainante con 43,4 miliardi di investimenti su grandi opere come l’AV Verona-Padova (65% di avanzamento lavori) e la AV Salerno-Reggio Calabria.
Mobilità urbana sostenibile: circa 10 miliardi destinati a trasporto pubblico locale, ciclovie e soluzioni smart city.
Sicurezza stradale, porti e aeroporti: rispettivamente 9,6 e 6,9 miliardi per la modernizzazione e digitalizzazione delle infrastrutture, inclusi interventi sull’elettrificazione delle banchine portuali e digitalizzazione dei maggiori aeroporti.
Infrastrutture idriche e ciclovie: investimenti mirati a dighe, reti idriche innovative e percorsi ciclopedonali che incidono direttamente sulla vivibilità cittadina e la resilienza ambientale.

Tempi di realizzazione, il nodo della burocrazia

Il Rapporto analizza, per la prima volta in dettaglio, i tempi medi di realizzazione delle infrastrutture prioritarie:
Tempo medio totale: 8,4 anni dal CUP alla conclusione dei lavori.
– Fase di progettazione e autorizzazioni: incide per 5,8 anni.
Esecuzione lavori: 2,6 anni (in lieve aumento rispetto ai tempi previsti).
– Le opere ferroviarie richiedono mediamente 13,4 anni, le ciclovie solo 3,5 anni; dati che riflettono la complessità procedurale delle grandi infrastrutture rispetto alle opere leggere e diffuse sul territorio.

Sfide e prospettive per le Smart City

Se da un lato il livello di avanzamento dei cantieri e la copertura finanziaria mettono l’Italia sulla giusta strada verso il rispetto degli obiettivi europei, dall’altro il Rapporto sottolinea il peso ancora eccessivo della burocrazia, soprattutto nelle fasi di progettazione e autorizzazione amministrativa.

Per le città che intendono diventare davvero “smart” appare quindi fondamentale accelerare semplificazioni e digitalizzazioni procedurali.

La sinergia tra grandi reti ferroviarie, cura dei sistemi urbani e attenzione verso la sostenibilità ambientale costituisce la chiave per una trasformazione efficace delle città italiane.

Il traguardo finale?

Infrastrutture sempre più resilienti, inclusive, digitali e capaci di rispondere alle esigenze quotidiane dei cittadini di oggi e di domani.