Smart Road Esg Milano, Area B: slittano i divieti per moto e scooter inquinanti. Ecco la nuova data Redazione 01 August 2025 Citizen Mobility Slittano i divieti per l’Area B a Milano per moto e scooter inquinanti: la decisione in una nota direttamente da Palazzo Marino A Milano sono state estese le limitazioni per l’accesso in Area B anche alle moto e agli scooter inquinanti. Il provvedimento, tuttavia, per le nuove regole di ingresso, che sarebbe dovuto partire il 1° ottobre 2025, è stato rinviato di un anno. Se ne riparlerà, dunque, a ottobre del 2026. A comunicarlo è stato proprio il sindaco Beppe Sala con una nota in arrivo da Palazzo Marino. La decisione – si legge – è arrivata a seguito di un’attenta analisi tecnica e politica, per consentire ai cittadini di avere più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni per diminuire l’inquinamento: A seguito di un’attenta valutazione sarà modificato il calendario di avvio delle limitazioni di accesso ad Area B riguardanti alcune classi di motoveicoli. L’estensione del sistema MoVe-In ai motocicli e ciclomotori è uno strumento che consente di applicare criteri ambientali in modo equo e proporzionale anche a questa categoria di veicoli, garantendo un trattamento omogeneo rispetto a quello già previsto per le automobili. Area B Milano, l’obiettivo di Beppe Sala Milano, Area B: slittano i divieti per moto e scooter inquinanti. Ecco la nuova data LEGGI ANCHE Panopticon del palcoscenico, come la tecnologia riscrive i confini della privacy e della vergogna L’obiettivo rimane, dunque, quello di uniformare i criteri ambientali a tutte le tipologi di veicoli. La misura, però, è stata posticipata in quanto a Milano circolano ancora tanti motocicli appartenenti alle categorie coinvolte, con i cittadini che, dunque, avrebbero avuto non poche difficoltà a mettersi in regola. Non si tratta – ha voluto specificare Sala – di un cambio di rotta, ma solo di un rinvio per rendere la transizione più graduale: “Abbiamo lavorato in queste ultime settimane. Noi crediamo in Move-in che sulle auto ha dato buoni risultati, abbia senso anche con l’applicazione sulle moto. La cosa che abbiamo notato è che normalmente i chilometri concessi non sono stati neanche utilizzati integralmente. Ma abbiamo verificato, anche con tanti proprietari di moto, che ci sono un po’ di complessità e quindi vogliamo dare solo tempo in più. Non cambiamo la direzione, però abbiamo deciso di dare un anno in più ai proprietari di moto per adattarsi”.