Stereotipi di genere tra i giovani italiani: nord, centro e sud a confronto

Stereotipi di genere tra i giovani italiani: nord, centro e sud a confronto

Stereotipi di genere, la nuova ricerca ISTAT pubblicata il 25 luglio scorso, prendendo a riferimento l’anno 2023, distingue i risultati tra nord, centro e sud isole

Highlights della ricerca ISTAT sugli stereotipi di genere

Una nuova e ampia rilevazione ISTAT, condotta su oltre 39.000 giovani di 11-19 anni in Italia, relativa all’anno 2023, svela quanto stereotipi di genere e accettazione di comportamenti di controllo e violenza siano ancora diffusi nelle nuove generazioni.

Emerge però una certa variabilità territoriale tra Nord, Centro e Sud-Isole.

Numeri principali

  • Il 36% dei giovani considera accettabile che un ragazzo controlli il cellulare o i social della propria fidanzata.
  • L’11,1% ritiene “normale che ci scappi uno schiaffo ogni tanto” in coppia, mentre il 7,3% giustifica lo schiaffeggiamento della fidanzata in ipotesi di flirt.
  • Il 23,1% dei giovani di 14-19 anni aderisce almeno a uno stereotipo sulla violenza sessuale.
  • Il 56,4% sostiene che “risultare belle/i sia più importante per le ragazze che per i ragazzi”; stereotipi rilevanti pure in merito a competenze STEM e ruoli domestici.
  • Una maggioranza schiacciante (94,6%) ritiene che la donna non debba sopportare la violenza, soprattutto se con figli.

Le differenze tra Nord, Centro e Sud/Isole

Accettazione e stereotipi di genere

  • Aspetto fisico: l’idea che la bellezza sia più importante per le ragazze è maggiormente condivisa nel Nord-ovest (59,2%) e meno in Sud/Isole (53,1%).
  • Faccende domestiche: lo stereotipo che “gli uomini siano meno adatti a occuparsi della casa” è diffuso in modo simile su tutto il territorio (circa 24-26%), con variazioni minime tra regioni.
  • Competenze STEM: l’accordo che “i ragazzi siano più portati delle ragazze in materie scientifiche e tecnologiche” risulta più frequente al Nord-est (26,3%) rispetto al Sud/Isole (24,7%).

Stereotipi sulla violenza sessuale

  • La convinzione che il modo di vestire possa provocare violenza sessuale risulta maggiormente diffusa tra i ragazzi nel Nord-est (29,3%) e meno tra le ragazze del Centro (5,2%) e Sud/Isole (5,8%).
  • L’attribuire responsabilità alla vittima in ipotesi di abuso sotto effetto di alcol/droghe varia poco a livello territoriale, restando attorno al 10-13%.

Accettabilità del controllo e della violenza nella coppia

  • Il Sud e le Isole mostrano i livelli inferiori di tolleranza nei confronti della violenza fisica in coppia: “solo” il 5,4% approva lo schiaffo per gelosia, contro il 10,4% nel Nord-est.
  • Nord-est e Nord-ovest si distinguono per una maggiore accettazione tanto della violenza fisica quanto dei comportamenti di controllo.
  • La differenza di genere è netta in tutta Italia, ma ovunque il fenomeno resta maggiormente marcato tra maschi e studenti di origine straniera.

L’importanza dell’istruzione e delle condizioni socio-economiche

In tutte le aree, il livello di istruzione dei genitori (soprattutto della madre) e una buona condizione socio-economica sono associati a una netta riduzione degli stereotipi e dell’accettazione della violenza.

I giovani e le relazioni, cosa conta davvero

Al di là degli stereotipi, i ragazzi e le ragazze di ogni area mettono al primo posto, in una relazione, il sostegno reciproco nei momenti difficili (48,1%), seguito da sincerità e fedeltà.

Attrazione fisica e bellezza si collocano in fondo alle priorità, sebbene la bellezza superi il 14% solo tra i maschi.

Verso una smart city più equa

I dati ISTAT comprovano che il radicamento degli stereotipi di genere risulta ancora forte, tuttavia differenziato, sul territorio.

Per una autentica smart city, che sia tecnologica, moderna, ma anche inclusiva, occorre non solo investire su infrastrutture e digitalizzazione, ma anche su educazione, benessere e pari opportunità per le nuove generazioni, affinché il cambiamento sociale accompagni l’innovazione tecnologica.