Smart Road Legal Giunte e Consigli Regionali, la Legge n. 122/2025 apre a una maggiore flessibilità organizzativa Laura Biarella 10 August 2025 Citizen Italia Giunte e consigli regionali rappresentano l’hub della Legge n. 122/2025, che introduce flessibilità nella composizione e semplifica le procedure elettorali. La norma favorisce una governance più efficiente, mantenendo l’autonomia regionale e garantendo compatibilità economica. Questo rende gli enti locali più preparati alle challenge della smart city. Numero e incompatibilità Il Parlamento italiano ha approvato un provvedimento che introduce modifiche nelle norme che regolano la composizione di giunte e consigli regionali, nonché alcune prescrizioni riguardanti le incompatibilità tra cariche. La legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 184 del 9 agosto 2025, con entrata in vigore al 24 agosto 2025, si inserisce in un quadro di adeguamento delle strutture regionali alle mutate condizioni demografiche e politiche. Flessibilità nel numero dei consiglieri regionali e degli assessori Una delle novità più significative riguarda il mantenimento del numero dei consiglieri regionali. La normativa aggiorna l’articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 138/2011, introducendo una soglia di tolleranza legata all’andamento demografico: il numero di consiglieri precedentemente previsto resta invariato anche se la popolazione regionale si riduce, purché tale riduzione non superi il limite del 5%. Ciò punta a evitare continui adeguamenti e a garantire stabilità nell’organizzazione degli organi elettivi regionali. Inoltre, la legge consente un aumento massimo di due unità del numero degli assessori regionali nelle regioni con popolazione fino a un milione e fino a due milioni di abitanti. Questa misura si propone di rafforzare la capacità operativa degli esecutivi regionali, in un contesto in cui le sfide locali legate allo sviluppo sostenibile e alla smart city richiedono competenze multidisciplinari e risorse adeguate. Ai fini del conteggio dei membri del Consiglio regionale, il presidente della Giunta regionale sarà sempre incluso tra i componenti dell’assemblea. In tal modo si mantiene un legame diretto tra le funzioni esecutive e quelle legislative regionali. Semplificazioni nelle procedure elettorali La legge introduce una semplificazione importante nell’ambito delle candidature regionali. In dettaglio, le liste che rappresentano forze politiche o movimenti con gruppo parlamentare attivo in almeno una delle due Camere nazionale sono esentate dalla sottoscrizione degli elettori al momento della presentazione. Questo provvedimento mira a ridurre gli oneri burocratici per chi si presenta alle elezioni regionali, facilitando la partecipazione di forze politiche ufficialmente riconosciute e attive a livello nazionale. Autonomia regionale e vincoli di bilancio Pur favorendo una maggiore flessibilità, la legge lascia inalterata l’autonomia statutaria e legislativa delle Regioni nel modulo di adeguamento dei propri ordinamenti alle nuove disposizioni, purché tali interventi non comportino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. L’orientamento è dunque quello di garantire compatibilità economica e rispetto dei vincoli di bilancio. Abrogazione di norme obsolete Infine, il provvedimento abroga espressamente l’articolo 7 del decreto legislativo n. 39/2013, contribuendo a snellire il quadro normativo in materia di composizione degli organi regionali. Verso regioni più efficienti e partecipative In un’epoca in cui la governance territoriale gioca un ruolo cruciale per la realizzazione delle smart city e la promozione di uno sviluppo sostenibile, la Legge n. 122/2025 rappresenta un passo significativo verso un’organizzazione regionale più adattabile, efficiente e meno soggetta a vincoli rigidi che potrebbero rallentare l’azione amministrativa. È atteso ora l’impegno delle Regioni per l’adeguamento degli ordinamenti, nel rispetto dei parametri stabiliti. In tal modo sarà possibile affrontare con strumenti più flessibili e moderni le sfide quotidiane delle amministrazioni locali.