Smart Road Legal Giustizia a distanza, la rivoluzione digitale del sistema giudiziario Laura Biarella 10 August 2025 Citizen Italia Il Decreto-Legge n. 117 dell’8 agosto 2025 segna un punto di svolta per la giustizia italiana, introducendo la giustizia a distanza come strumento fondamentale per l’efficientamento del sistema giudiziario. In linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), queste misure urgenti mirano a ridurre i tempi di definizione dei procedimenti civili, rafforzando la digitalizzazione e la flessibilità operativa, elementi chiave per le città intelligenti e un migliore accesso ai servizi pubblici. Riforma strategica per la giustizia italiana Il recente decreto-legge rappresenta una risposta urgente e innovativa per fronteggiare le criticità storiche del sistema giudiziario italiano, focalizzandosi soprattutto sulla riduzione della durata dei processi civili. La giustizia a distanza emerge come elemento centrale di questo percorso di modernizzazione, grazie all’applicazione straordinaria di magistrati che operano da remoto con strumenti digitali avanzati. Modalità e incentivi per i magistrati L’articolo 3 del decreto istituisce un sistema volontario che consente a un massimo di 500 magistrati ordinari di definire da remoto almeno 50 procedimenti civili ciascuno, con possibilità di carichi ulteriori in caso di performance efficienti. Le udienze si svolgono per via telematica tramite collegamenti audiovisivi o mediante deposito di note scritte, assicurando il diritto delle parti a richiedere, se necessario, un’udienza in presenza. Il decreto introduce anche incentivi economici e attribuisce punteggi aggiuntivi di anzianità agli operatori coinvolti, stimolando così una maggiore adesione e motivazione al nuovo pattern di lavoro. Ruolo della giustizia a distanza per un’italiana più smart La trasformazione digitale del settore giudiziario si inserisce pienamente nel più ampio contesto delle smart city, dove la tecnologia e la connettività contribuiscono a snellire i servizi pubblici e a renderli più accessibili. La giustizia a distanza elimina barriere geografiche, riduce i costi e i tempi associati agli spostamenti fisici e favorisce un’amministrazione più sostenibile e sicura, aumentando la qualità del servizio offerto al cittadino. Misure complementari per l’efficienza del sistema giudiziario Oltre all’applicazione a distanza, il decreto prevede piani straordinari dei capi uffici per riorganizzare il carico di lavoro, un ampliamento degli organici soprattutto nella magistratura di sorveglianza, e una revisione della formazione dei nuovi magistrati tramite un tirocinio strutturato. Imprese queste, tutte orientate a consolidare l’efficienza del sistema e a raggiungere gli ambiziosi target del PNRR entro giugno 2026. Verso un sistema giudiziario moderno e inclusivo Il Decreto-Legge n. 117/2025 disegna un futuro in cui innovazione tecnologica e organizzazione strategica si combinano per costruire una giustizia pronta a rispondere alle esigenze di una società digitale e interconnessa. Questo cambio di paradigma è fondamentale non solo per il funzionamento del sistema giudiziario, ma anche per rafforzare la fiducia dei cittadini e favorire lo sviluppo sostenibile delle città intelligenti. La giustizia a distanza si pone così come pillar imprescindibile della smart city del futuro.