Enforcement Smart Road Autovelox, a settembre al via la piattaforma per il censimento Laura Biarella 14 August 2025 Cds News&Trend Sicurezza Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha avviato un’iniziativa destinata a rafforzare la trasparenza e l’efficacia degli autovelox, dispositivi fondamentali per la sicurezza sulle nostre strade. Al via il censimento digitalizzato Un press release del 14 agosto ha reso noto che dal settembre 2025 entrerà in funzione una piattaforma digitale sul website istituzionale del MIT. Questa è progettata per consentire agli enti locali di comunicare in modo trasparente e preciso l’ubicazione e le caratteristiche tecniche degli autovelox installati. Si tratta di una diretta applicazione delle disposizioni contenute dall’articolo 5, comma 3-bis della Legge n. 105/2025 di conversione del Decreto Infrastrutture 2025, che impone il censimento e la verifica della conformità di tutti i dispositivi. Il decreto attuativo, secondo la timeline scandita in sede di conversione del decreto infrastrutture, e quindi dalla Legge n. 105, è atteso per il 19 agosto. Gli enti locali avranno a disposizione due mesi per segnalare, tramite tale applicazione, dettagli quali marca, modello, conformità tecnica e omologazione. Tutti elementi indispensabili per la legittimità dell’utilizzo degli autovelox. Questo iter è funzionale a un duplice obiettivo: garantire l’accuratezza del controllo della velocità e rafforzare la fiducia degli automobilisti nei confronti degli strumenti di rilevazione. LEGGI ANCHE Censimento Autovelox, timeline degli adempimenti per i Comuni previsti dalla Legge n. 105/2025 Novità previste dalla Legge n. 105/2025 Le amministrazioni e gli enti da cui dipendono gli organi di polizia stradale (come definiti dall’articolo 12, comma 1, Codice della Strada) sono tenuti a comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la pubblicazione su un’apposita sezione del website ministeriale, i dati relativi alle apparecchiature usate per accertare le violazioni dei limiti di velocità (ai sensi dell’articolo 142, Codice della Strada). Per ogni dispositivo, devono indicare la conformità a un tipo, marca e modello approvato o omologato. Il MIT, sentito il Ministero dell’Interno, deve adottare entro 30 giorni dalla legge di conversione (19 agosto) del decreto infrastrutture, un decreto che definisca: il modello informatico per la trasmissione dei dati, le modalità di comunicazione al Ministero. La comunicazione è condizione necessaria perché l’uso delle apparecchiature sia considerato legittimo, fermo restando che le apparecchiature devono rispettare i requisiti di collocazione, uso, approvazione e omologazione previsti dalla legge. Tale condizione avrà efficacia a partire da 60 giorni dopo l’adozione del decreto ministeriale che definisce il modello informatico. In sintesi: le amministrazioni devono fornire al Ministero dati dettagliati sulle apparecchiature autovelox in uso, il Ministero istituisce un sistema informatizzato per gestire tali dati, solo dopo la comunicazione ufficiale e nel rispetto dei requisiti normativi, le apparecchiature possono essere usate legalmente, è prevista una fase transitoria fino a 60 giorni dopo l’adozione del decreto tecnico. Sicurezza e trasparenza L’iniziativa origina dall’esigenza di superare una situazione di mancanza di mappature precise che in passato ha generato dubbi sulla legittimità di alcune sanzioni. Il MIT, come sottolineato dal ministro, punta a impedire l’utilizzo di dispositivi fuori norma, mirando a prevenire comportamenti scorretti e pericolosi durante la guida. Questo impegno si inserisce pienamente nel paradigma delle Smart City, dove l’innovazione digitale serve a costruire una mobilità più sicura, sostenibile e integrata con i bisogni reali della collettività. Dispositivi tecnologici certificati e monitorati regolarmente diventeranno parte integrante di un sistema di gestione del traffico più efficiente e trasparente, capace di rispondere rapidamente anche alle esigenze emergenti delle infrastrutture urbane. Verso una mobilità più smart La digitalizzazione dei dati sugli autovelox rappresenta, dunque, uno step in avanti verso un patter di controllo della velocità preventivo e formativo. La trasparenza imposta dal nuovo sistema contribuisce a costruire percorsi di mobilità stradale più sicuri e a promuovere la responsabilità alla guida. L’impegno del MIT con questa nuova misura mette l’accento sull’importanza di strumenti tecnologici evoluti e verificati nell’ambito della sicurezza urbana, inserendosi in un quadro normativo solido e moderno. Una smart city efficiente è anche una città che sa governare i propri sistemi di controllo con rigore, innovazione e rispetto per i cittadini.