Esg La plastica nella trasformazione digitale urbana Laura Biarella 14 August 2025 Eco-News Sostenibilità La challenge della sostenibilità ambientale rappresenta una delle priorità globali più urgenti, e nell’hub di questa lotta c’è il settore della plastica, tra i maggiori responsabili di emissioni e rifiuti in Europa. Nel 2022 il settore della plastica nell’Unione Europea ha consumato oltre 62 milioni di tonnellate di materia prima, generando sull’intero ciclo di vita più di 252 milioni di tonnellate di CO2, posizionandosi quale quinto maggiore emettitore di gas serra se fosse considerato un Paese a sé stante. Malgrado gli sforzi per aumentare il riciclo, soltanto il 20% dei rifiuti plastici prodotti viene effettivamente riciclato, con un impatto enorme sull’ambiente urbano e naturale. Nel contesto italiano le challenge della governance dei rifiuti e dell’inquinamento si intrecciano strettamente coi piani di innovazione e digitalizzazione delle smart city, città intelligenti che puntano a migliorare qualità della vita, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Milano, Firenze, Roma e Trento stanno tracciando la strada verso una trasformazione urbana che coniuga tecnologia e ambiente. Strategie per una plastica sostenibile L’iter verso una plastica più sostenibile passa tramite differenti strategie: Sostituire le materie plastiche vergini con plastiche riciclate o bioplastiche, privilegiando fonti biologiche soprattutto nel packaging. Potenziare la raccolta differenziata e la selezione dei rifiuti plastici per favorire cicli di riciclo più efficienti, integrando processi meccanici e chimici. Ridurre le dispersioni ambientali di plastica, in specie quelle provenienti da consumo quotidiano come pneumatici e tessuti. Questi obiettivi trovano applicazione concreta nelle smart city italiane che, attraverso tecnologie digitali avanzate, possono monitorare, gestire e ottimizzare i flussi di rifiuti e il loro impatto. Ruolo delle tecnologie digitali Le principali città italiane stanno evolvendo verso modelli urbani sempre più digitalizzati e sostenibili. A Milano, col progetto “Smart City Lab”, si sperimentano soluzioni innovative per la mobilità sostenibile e il monitoraggio ambientale. Tra queste, spicca “ForestaMi”, un’iniziativa di piantumazione di tre milioni di alberi entro il 2030, volto a migliorare la qualità dell’aria e contrastare l’inquinamento. Firenze punta su sistemi integrati di gestione del traffico e monitoraggio dei parcheggi che utilizzano sensori digitali per ridurre emissioni e congestioni. Roma impiega tecnologie smart per ottimizzare i servizi pubblici e ridurre l’impatto ambientale di spostamenti e infrastrutture. Trento e Bolzano sono esempi di comunità energetiche intelligenti e reti di distribuzione dell’energia che favoriscono l’autoproduzione da fonti rinnovabili, contribuendo a una transizione green integrata in ambito urbano. Visione circolare e digitale L’integrazione tra gestione sostenibile della plastica e innovazione tecnologica nelle smart city è un’opportunità unica per affrontare il cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita dei cittadini. In virtù dell’impiego combinato di sistemi di monitoraggio avanzati, intelligenza artificiale e modelli di economia circolare, le città possono ridurre drasticamente le emissioni legate alla plastica e minimizzare i rifiuti dispersi nell’ambiente. Investendo in soluzioni di riciclo chimico e meccanico, insieme all’adozione di plastiche bio-based e processi di produzione sostenibili, le smart city italiane si candidano a diventare laboratori di innovazione dove tecnologia e rispetto per l’ambiente camminano di pari passo. Questo percorso, che coinvolge tanto il settore industriale quanto la gestione urbana, rappresenta una svolta essenziale per raggiungere città più pulite, intelligenti e resilienti, in cui tecnologia e sostenibilità ambientale lavorano insieme per un futuro migliore. Se da un lato la plastica rappresenta una sfida ambientale senza precedenti, dall’altro la trasformazione digitale delle città italiane offre gli strumenti indispensabili per affrontarla in modo innovativo e concreto. Tecnologie digitali per trasformare le città in luoghi più sostenibili e vivibili Le tecnologie digitali stanno trasformando profondamente le città italiane in luoghi più sostenibili e vivibili, creando nuove opportunità di innovazione urbana. Nel 2025 città come Milano, Bologna e Roma guidano questo processo grazie all’adozione di tecnologie avanzate come l’Internet delle Cose (IoT), la sensoristica, l’intelligenza artificiale (AI) e il Building Information Modeling (BIM). In dettaglio: Sensori e IoT: la diffusione dei sensori è aumentata del 30%, con una crescita del 40% nell’adozione di centrali di controllo che monitorano mobilità, sicurezza urbana e consumi energetici negli edifici pubblici. Questo permette una gestione più efficiente e in tempo reale delle risorse e dei flussi urbani. Intelligenza Artificiale: l’AI viene sempre più utilizzata per analizzare dati urbani, gestire emergenze, monitorare la sicurezza e ottimizzare la manutenzione delle infrastrutture. Anche se al momento solo il 4% dei comuni italiani utilizza attivamente l’AI nei progetti Smart City, il 35% manifesta l’intenzione di adottarla entro due anni. Building Information Modeling (BIM): questo sistema consente di creare un modello digitale della città, utile per analizzare le dinamiche urbane in tempo reale, progettare infrastrutture più sostenibili, gestire i flussi di persone e veicoli e semplificare l’interazione tra cittadini e amministrazioni. Piattaforme digitali integrate: le città stanno implementando piattaforme che combinano dati da vari sistemi urbani per offrire servizi pubblici intelligenti, come la gestione del traffico, il controllo ambientale e la promozione di comunità energetiche rinnovabili. Queste tecnologie, sostenute anche da fondi europei e piani strategici come il PNRR, stanno aumentando la “readiness digitale” delle città italiane, migliorando la qualità della vita dei cittadini e rendendo le città più attrattive, sicure e sostenibili. Milano, Bologna e Torino, in particolare, rappresentano esempi virtuosi di come l’innovazione digitale possa guidare una trasformazione urbana green e inclusiva.