Aumentano i viaggi degli italiani ma sono più brevi

Aumentano i viaggi degli italiani ma sono più brevi

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenta il conto dei trasporti nel primo trimestre 2025: sale il numero degli spostamenti quotidiani, ma diminuisce la distanza percorsa, con profonde differenze tra le Regioni.

Spostamenti quotidiani

Gli italiani si spostano di più ma più brevemente rispetto al passato, soprattutto nei giorni feriali e in automobile.

A scapito del treno, aumenta il numero di chi preferisce viaggiare in autobus e con l’aereo.

E’ quanto emerge dalla rilevazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sugli spostamenti quotidiani nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, redatta in base ai dati dell’Osservatorio sulla mobilità di passeggeri e merci.

Secondo il Report del MIT, il settore dei trasporti si conferma un asset strategico per il Paese, in grado di muovere più di 7 italiani su 10 per un totale di 36,7 milioni di persone che si spostano ogni giorno su strade, autostrade, ferrovie e rotte aeree.

Ogni cittadino compie in media più di 2 tragitti al dì, (considerando tale un percorso primario di andata e ritorno, cui si aggiunge un ulteriore spostamento), per un totale che supera i 91 milioni di viaggi quotidiani.

Nel complesso, i trasferimenti di persone e merci sono aumentati dello 0,2% rispetto all’anno scorso.

Calano invece dello 0,2% le distanze percorse dagli italiani ogni giorno: la maggior parte si muove nelle immediate vicinanze, generando una mobilità principalmente di natura locale.

Il 43% non supera i 25 chilometri e il 68% rimane nel raggio di 50 chilometri.

Lo studio del MIT esclude comunque dalla rilevazione i brevi spostamenti inferiori agli 800 metri.

Mobilità nelle Regioni

Sul territorio le differenze sono notevoli riguardo le abitudini e le scelte di mobilità della popolazione.

Il 65% dei residenti in Liguria, Puglia, Sicilia e Sardegna compie almeno uno spostamento quotidiano e la percentuale raggiunge l’80% in Umbria, Marche ed Abruzzo, mentre nelle altre regioni si assesta tra il 70-75%.

Il 6% degli italiani esce quotidianamente dalla propria regione, ma per i residenti di Basilicata e Molise – stretti tra confini più piccoli – si registrano punte fino al 21% della popolazione.

Chiudono la graduatoria sardi e siciliani con l’1% dei viaggi giornalieri oltremare.  

Guardando il calendario, la mobilità risulta essere più intensa nei giorni feriali rispetto ai festivi: sono oltre 93 milioni gli spostamenti quotidiani nei giorni infrasettimanali (2,49 viaggi pro-capite), mentre nel weekend il numero è inferiore del 7,7%, attestandosi ad 86 milioni (2,46 per ogni abitante).

Come si muovono gli italiani

Il 64% degli italiani preferisce muoversi con la propria automobile, anche se questa invecchia sempre di più, con pesanti ripercussioni per l’ambiente e la sicurezza stradale: il 42% di veicoli ha un’età compresa tra i 10 e i 19 anni, mentre l’11% ha addirittura più di 20 anni.

Solo 1 vettura su 4 ha meno di 5 anni all’attivo ed è equipaggiata dei più moderni sistemi elettronici di ausilio alla guida, in grado di scongiurare un incidente o quantomeno attenuare gli effetti. 

Sono comunque aumentati in un anno gli spostamenti in autobus (+6%) e in aereo (5%).

Il trasporto su ferro sconta invece un momento difficile: se da sa una parte rimangono stabili i viaggi sulla rete ferroviaria regionale e locale, dall’altra diminuiscono quelli con Intercity (-2%) e treni ad alta velocità (-7%). 

Roberta Mordini