Smart Road Il Canada batte gli USA in sicurezza stradale Roberta Mordini 02 September 2025 Sicurezza . Un nuovo studio mette in luce le ragioni del successo delle politiche canadesi sulla sicurezza stradale, evidenziando come gli USA siano rimasti indietro. L’Istituto assicurativo per la sicurezza stradale statunitense (IIHS) e la Fondazione canadese per la ricerca sugli infortuni stradali (TIRF), con uno studio congiunto sui risultati delle strategie di mobilità sicura nei due Paesi, hanno evidenziato un gap molto ampio tra Stati e Canada in materia di riduzione delle vittime da sinistri nell’ultimo decennio. Il Canada vince, con un divario che sembra amplificarsi nel tempo. In entrambe le nazioni l’uso dell’automobile per gli spostamenti quotidiani è preponderante. Tuttavia gli statunitensi hanno una probabilità due volte e mezzo più grande di rimanere vittime in un incidente rispetto ai vicini più a nord. Secondo lo studio, dal 2010 al 2020 il numero totale di morti sulle strade USA è aumentato del 18%, mentre in Canada, dove la popolazione è cresciuta più rapidamente durante il decennio, si è registrata una riduzione delle vittime del 22%. Negli USA salgono i decessi di pedoni e ciclisti (+64%), contro un -17% del Paese vicino. Crescono, altresì, il numero di vittime statunitensi in incidenti che hanno coinvolto camion (+54%) o giovani conducenti (17%), a fronte di una contrazione dei casi registrati in Canada, rispettivamente del -24% e del -52%. I motivi del gap Una differenza fisiologica del numero di sinistri mortali tra i due Paesi è legata alla maggior frequenza con cui si fa ricorso all’auto negli USA rispetto al Canada. Lo studio IIHS/TIRF rileva inoltre che l’utilizzo di mezzi propri sono in linea con il PIL pro capite, che è più alto negli Stati Uniti. D’altra parte il gap è sostanzialmente imputabile alle leve vincenti della politica canadese. Queste vanno dalla legislazione più stringente, al ricorso all’automazione per la rilevazione delle infrazioni e ai forti investimenti nell’educazione stradale, a partire dai più piccoli. La normativa canadese detta, infatti, misure restrittive più incisive sull’uso del cellulare alla guida, cinture di sicurezza, l’abuso di alcol alla guida e autovelox. Legislazione più stringente per l’abuso di alcol Craig Lyon, coautore dello studio, ha individuato nella normativa canadese uno degli strumenti cardine contro la guida in stato di ebbrezza. “Il Canada è molto più severo degli Stati Uniti nell’applicazione della legge”, ha affermato Lyon, inoltre “Al di fuori del Quebec, il limite di concentrazione di alcol nel sangue è di 0,05“, inferiore a quello di tutti gli stati americani tranne lo Utah”. Le leggi sulla guida in stato di ebbrezza si sono inoltre inasprite in quasi tutte le province canadesi, negli ultimi 15 anni, portando a una drastica riduzione della percentuale di decessi causati dall’alcol. Inoltre la polizia canadese può richiedere il test dell’etilometro senza sospetto di alterazione del conducente, come invece richiesto negli Stati Uniti, e rifiutare il test è un reato. Telecamere per il controllo della velocità Ulteriore azione fondamentale nella politica di sicurezza stradale è legata a una più celere adozione del Canada, rispetto agli USA, di telecamere per il controllo del traffico. Queste multano in modo affidabile i conducenti che superano i limiti di velocità o compiono manovre imprudenti. Al contrario, negli Stati Uniti, i controlli sono affidati a pattuglie di vigilanza anziché alla tecnologia. E ciò portando a numerose polemiche interne anche per una possibile diversa applicazione delle regole stradali e numerose controversie per pregiudizi o uso della forza durante i pattugliamenti stradali. Limitatori di velocità per i camion Ai sistemi di telecamere, si aggiunge il sistema di limitatori di velocità sui camion di grandi dimensioni, nelle aree più popolate dell’Ontario. L’effetto registrato è un abbattimento degli incidenti con i semirimorchi. Invece, nessuna misura simile negli Stati Uniti. Educazione stradale Driver cardine della sicurezza, secondo lo studio, rimane l’educazione stradale e lo sviluppo del senso civico legato alla mobilità. E ciò a partire dai più piccoli per creare una nuova cultura della mobilità. Approfondimenti sulla flotta I ricercatori lasciano aperti alcuni aspetti da approfondire che riguardano la flotta. Il primo fattore che potrebbe rivestire importanza nella sicurezza riguarda le dimensioni dei veicoli, visto che in Canada nei centri urbani circolano mezzi di dimensioni più contenuto, mentre la scelta statunitense ricade per lo più su pick up, con ingombri più ampi e impatti più forti in caso di incidenti con soggetti fragili, come pedoni e ciclisti. Ulteriore elemento di attenzione riguarda l’età delle auto in circolazione. Ma pure la connessa dotazione del veicolo con dispositivi di sicurezza più avanzati, come la frenata automatica. Dallo studio non emergono invece dati a sostegno della teoria avanzata dal New York Times. L’inchiesta del 2023 aveva avuto come focus l’aumento dei decessi dei pedoni connessi a mezzi dotati di cambi automatici. L’indagine del quotidiano aveva infatti supposto una correlazione del grado di distrazione dei conducenti per la possibilità di tenere il volante con una mano e utilizzare lo smartphone con l’altra. di Roberta Mordini