Politiche ambientali Italia, decreto nuovi incentivi per le auto elettriche in Gazzetta Ufficiale: dalle cifre alle modalità per richiedere il bonus, tutte le info francesco.ton... 09 September 2025 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per i nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche in Italia, valido per cittadini privati e microimprese. Ecco tutte le specifiche Incentivi all’acquisto auto elettriche: ci siamo. Il nuovo bonus per rinnovare il parco veicoli in Italia verso la transizione green sta arrivando e il Decreto, firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ora tutto è pronto perché da questo mese cominci quel piano da 597 milioni di euro che ha l’obiettivo di avere 39mila nuove vetture a zero emissioni entro il 30 giugno 2026. Il bando a breve sarà pubblicato sul sito del Mase, di modo che gli interessati potranno andare a presentare domanda. Si parte dalla dicitura precisa. Il bonus sarà erogato a coloro che acquisteranno un nuovo mezzo a emissioni zero rottamando il proprio che va a motore termico, fino a Euro 5. Dunque è in previsione un vero e proprio ricambio del parco auto italiano. L’incentivo potrà essere richiesto da cittadini privati o da microimprese, con alcune differenze. I primi potranno acquistare veicoli di categoria M1, ad alimentazione esclusivamente elettrica (BEV) e che abbiano un prezzo di listino ufficiale della casa produttrice uguale o inferiore a 35mila euro, Iva e optional esclusi. L’incentivo verrà dato a quel punto solo a una persona per nucleo familiare e sarà erogato a fondo perduto, con un massimo di 11mila euro se l’ISEE del cittadino è pari o inferiore a 30mila euro. Mentre il contributo arriverà fino a 9mila euro se l‘ISEE è tra i 30 e 40mila euro. La persona che richiede il bonus, inoltre, deve essere intestatario dell’auto che vuole rottamare da minimo 6 mesi. E deve poi rimanere proprietario del veicolo elettrico che intende acquistare per almeno 2 anni. Le microimprese potranno avvalersi dell’incentivo a patto che acquistino veicoli di categoria N1 e N2 ad alimentazione esclusivamente elettrica (BEV). E anche per loro serve la contemporanea rottamazione di un mezzo inquinante (fino a Euro 5). Queste attività, che devono avere sede legale in un’area urbana funzionale, hanno diritto a due bonus, non uno come i cittadini privati. E l’importo dell’incentivo copre fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo fino a 20mila euro, Iva esclusa. Anche in questo caso, il beneficiario del bonus (il titolare della microimpresa) deve essere intestato al titolare da almeno 6 mesi e la proprietà del nuovo mezzo deve essere mantenuta per minimo 2 anni. Italia, bonus auto elettriche per cittadini e micro imprese: in ballo 597 milioni di euro fino al 30 giugno 2026. Come fare a richiederlo Italia, decreto nuovi incentivi per le auto elettriche in Gazzetta Ufficiale: dalle cifre alle modalità per richiedere il bonus, tutte le info LEGGI ANCHE Italia, autostrade più sostenibili e niente code ai caselli: l’esempio del free flow Se i cittadini privati o le microimprese soddisfano questi criteri, potranno procedere alla presentazione della domanda. Come si fa? Il Mase si avvale della collaborazione con Sogei, sulla cui piattaforma gli interessati al bonus dovranno registrarsi. Successivamente le persone fisiche dovranno indicare la targa dei veicolo da rottamare, assicurando di esserne proprietari da almeno 6 mesi. E dichiarare inoltre di essere residenti in un’area urbana funzionale al bonus. Infine specificare chi sarà il beneficiario dell’incentivo, che può essere anche un membro del nucleo familiare. D’altro canto, il titolare dell’attività deve dichiarare di soddisfare tutti i requisiti perché la sua attività possa essere considerata microimpresa (massimo 10 dipendenti, fatturato non superiore a 2 milioni di euro annui, ad esempio), essere in regola col fisco e poi procedere a inserire la targa del veicolo. Sulla stessa piattaforma si registreranno anche i venditori di veicoli che possono essere acquistati con questo incentivo. Una volta generato il bonus sulla piattaforma, il cittadino privato o il titolare di una microimpresa avranno 30 giorni di tempo per utilizzarlo presso uno dei rivenditori autorizzati ed elencati sul sito. Altrimenti perderà il diritto ai fondi stanziati che torneranno a disposizione di altri. In ogni caso la scadenza della misura del Mase è il 30 giugno 2026, oltre il quale non si può più spendere incentivi. Il bonus verrà applicato come sconto sul prezzo d’acquisto al compratore, con i venditori che poi andranno a riscuotere direttamente al Ministero la parte tolta all’acquirente. Il cittadino privato o il titolare di microimpresa, dunque, non riceveranno fisicamente soldi, ma si presenteranno con una sorta di voucher in concessionaria. Sarà quest’ultima, poi, a riscuotere il rimborso dal portale. Tutto è pronto, insomma, per questa nuova manovra in favore di un ricambio del parco auto italiano. All’insegna della mobilità green.