Legal Smart Road Tech L'algoritmo contro la truffa. Come blockchain e IA riscrivono le regole della frode assicurativa a.renzetti 10 September 2025 Le compagnie assicurative stanno abbandonando le indagini tradizionali a favore di sistemi sofisticati che sfruttano l’Intelligenza Artificiale (IA) e l’apprendimento automatico. Questi strumenti analizzano in tempo reale enormi quantità di dati, come quelli provenienti dai sensori dei veicoli, dai dispositivi telematici e dai registri digitali, per identificare anomalie e schemi sospetti. Un esempio lampante è l’uso dei dati GPS e dei sensori di impatto di un’auto connessa, che possono fornire una ricostruzione così precisa di un incidente da rendere quasi impossibile una dichiarazione fraudolenta. La procedura di querela nell’era digitale Il quadro giuridico si sta adattando a questa nuova realtà. La giurisprudenza, come confermato dalla recente sentenza della Corte di Cassazione n. 16648/2025, riconosce che le compagnie assicurative hanno bisogno di tempo per condurre indagini approfondite in caso di sospetta frode. L’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private stabilisce un meccanismo preciso: se ci sono indizi di frode, la compagnia può sospendere il risarcimento e avviare ulteriori verifiche. In questo scenario, il termine per presentare la querela non parte dal semplice sospetto, ma da un momento successivo e ben definito: trenta giorni dopo che la compagnia ha comunicato all’assicurato la sua decisione di indagare più a fondo. Questo processo garantisce alle assicurazioni il tempo necessario per raccogliere prove solide, tutelando al contempo l’assicurato che non rimane in un’incertezza indefinita. Prospettive per il futuro: il ruolo della blockchain La sinergia tra tecnologia e diritto è destinata a rafforzarsi, e tra le innovazioni più promettenti emerge la blockchain. A differenza di un database tradizionale, la blockchain è un registro digitale, distribuito e condiviso, i cui dati sono organizzati in blocchi concatenati e protetti da crittografia. Ogni transazione, una volta registrata, non può essere modificata o cancellata, garantendo un’immutabile tracciabilità. Nel settore assicurativo, la blockchain potrebbe registrare in modo sicuro e inalterabile ogni fase di un sinistro: dalla segnalazione all’indagine, includendo le prove raccolte da sensori e perizie. Questo renderebbe le prove digitali completamente affidabili, rafforzando la lotta alla frode. L’integrazione di dati in tempo reale da veicoli e infrastrutture connesse non solo renderebbe il processo di indagine più efficiente, ma contribuirebbe anche a ridurre i costi delle polizze a beneficio di tutti. In futuro, gli smart contract (contratti digitali auto-eseguibili) potrebbero automatizzare e velocizzare i risarcimenti, riducendo drasticamente costi amministrativi, errori umani e rischi di frode. Verso un futuro assicurativo intelligente e sicuro Il panorama della frode assicurativa, tradizionalmente complesso e basato su indagini laboriose, sta evolvendo rapidamente. L’intersezione tra innovazione tecnologica e rigore giuridico sta disegnando un futuro in cui le nostre città non saranno solo più “smart”, ma anche più sicure e resilienti di fronte alle minacce della criminalità. L’efficacia dell’IA nel rilevare anomalie, la trasparenza inalterabile della blockchain nella gestione delle prove e l’automazione dei risarcimenti tramite smart contract non sono più scenari futuristici, ma orizzonti tangibili che promettono di trasformare radicalmente il settore assicurativo. L’incognita etica: tra controllo e privacy L’adozione di queste tecnologie, pur promettendo efficienza, solleva interrogativi cruciali sulla privacy e la tutela del consumatore. Nonostante esista una legislazione in materia, le caratteristiche intrinseche della blockchain e l’evoluzione dell’IA richiedono un quadro normativo specifico e aggiornato che sappia definire i limiti di questa nuova sorveglianza digitale. Il punto critico non è solo tecnologico, ma etico e sociale: come bilanciare la crescente capacità di controllo con la salvaguardia della libertà individuale? Sarà necessario che tutti gli attori coinvolti lavorino insieme per costruire un ecosistema in cui l’innovazione serva non solo a contrastare le frodi, ma anche a rendere le nostre città più sicure e giuste. Antonella Renzetti